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Storie di inciuci ed elicotteri

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view post Posted on 26/4/2010, 22:58

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Ciao!
Interessante l'articolo che compare a questo link.... www.disarmo.org/rete/a/7773.html

Riporto ciò che c'è scritto, una bella storiella all'italiana....... ecco dove si collocano i NXS:


Scontro con gli Usa per 55 velivoli dell´Agusta
Elicotteri, l´appalto dei misteri il Tar boccia la vendita top secret
Il governo autorizzò un contratto da 350 milioni di euro per fornire forze di polizia, vigili del fuoco e forestale Il 15 ottobre è arrivata l´ultima di una serie di sentenze che hanno annullato l´accordo: riservatezza ingiustificata Il governo Berlusconi sollecitò gli acquisti di mezzi "dual use", rendendo la società italiana destinataria della fornitura Continue proteste ufficiali degli Stati Uniti anche con una lettera destinata al sottosegretario Gianni Letta

Carlo Bonini
Fonte: La Repubblica - 18 ottobre 2004
Nelle pieghe della lotta al terrorismo, del dopo 11 settembre in Italia, si nasconde una storia di denari, segreti pseudo militari, protezionismo industriale e imbarazzi diplomatici, di cui nessuno parla volentieri. Una ricca commessa pubblica da 350 milioni di euro. Per quello che doveva essere l´acquisto di 55 elicotteri destinati a rinnovare le flotte non di un esercito in guerra, ma di Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza. Protetta per tre anni dal segreto militare, la commessa è stata sottratta dal governo alle regole dei pubblici incanti e affidata con trattativa privata alla Agusta Westland, società che fa capo a Finmeccanica. Chi con lei concorreva in gare d´appalto già indette, la società americana con capitali olandesi MD Helicopters inc. e il consorzio franco-tedesco Eurocopter sas, è stato estromesso. Perché quelle gare sono state cancellate con un tratto di penna. Per tre anni, il governo ha tirato diritto e oggi paga un prezzo. La giustizia amministrativa (Tar di Roma), il 15 ottobre, con l´ultima di una serie di pronunce, ha stracciato il contratto con l´Agusta, annullandone gli effetti e dichiarando abusive le mosse del governo, a cominciare dalla segretezza con cui le ha protette per non offrirne motivazione. L´Erario, la scorsa estate, è già stato condannato (sentenza del Consiglio di Stato) ad un primo risarcimento di 1 milione e mezzo di euro a favore di una delle aziende escluse, l´americana Md. Dei 55 elicotteri commissionati, 28 non sono mai arrivati, né arriveranno a breve. Il denaro già uscito dalle casse dello Stato dovrà in qualche modo rientrarvi. Nuove gare d´appalto, ammesso che esistano ancora le disponibilità finanziarie per farvi fronte, dovranno essere indette.
Che l´affare fosse opaco, prima della nostra giustizia amministrativa lo aveva intuito per tempo l´ambasciata americana in via Veneto. Nel dicembre del 2001, William Pope, allora numero due della rappresentanza diplomatica a Roma, oggi vicedirettore dell´Intelligence Antiterrorismo del Dipartimento di Stato, decide di scrivere a Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Sono passati due mesi dal martedì di sangue delle Torri Gemelle e Washington osserva con un qualche sconcerto la rapidità con cui il ministro della Difesa Martino ha deciso di agitare il fantasma della Guerra al Terrore in una ricca commessa aeronautica che sollecita i legittimi appetiti anche di un´azienda americana come la Md. Si tratta di un ordinativo di 49 elicotteri mono e bi-turbina da destinare al Corpo Forestale dello Stato, già deciso nel dicembre del 2000 e per il quale ci si prepara a svolgere regolari gare di appalto per le quali hanno già presentato offerta Agusta, Md ed Eurocopters. Si tratta, soprattutto, del primo capitolo di un importante sforzo finanziario con cui le casse dello Stato si preparano a sostenere l´ammodernamento complessivo delle flotte delle Forze di Polizia e dei vigili del Fuoco per complessivi 140 elicotteri e una spesa che, nelle stime di allora, supera i 500 milioni di euro. Quei primi elicotteri da consegnare alla Forestale per «la lotta agli incendi boschivi» sono affare di chiara competenza del ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno. Ma, curiosamente, nell´ottobre del 2001, il ministro Martino chiede ad Alemanno che la gara venga sospesa, perché "motivi di sicurezza" consigliano procedure che assicurino alla Forestale «elicotteri dual use», capaci cioè di essere riconvertiti ad uso militare o, comunque, idonei ad essere integrati nel sistema di «difesa territoriale». William Pope è uomo di mondo. Intuisce che qualcosa non va per il giusto verso. Scrive a Gianni Letta: «Mi auguro che i criteri di aggiudicazione (della commessa, ndr.) siano aperti a tutte le aziende, a prescindere dalla loro nazionalità».
Le cose vanno altrimenti. La Commissione di gara del Corpo Forestale dello Stato (dove per altro ? come lamentano gli americani di Md e i franco-tedeschi di Eurocopter - siedono un colonnello capo del Reparto Elicotteri nazionali della Difesa e un´ex direttore generale del Registro Aeronautico Italiano il cui nipote è dirigente di una delle società del gruppo Agusta) annulla la gara. E lo stesso accade al Ministero dell´Interno, dove viene cancellato il bando per una commessa destinata ai Vigili del Fuoco. Nel marzo del 2002, liberato il terreno dalla concorrenza, il ministro dell´Interno di allora, Scajola, dopo una visita agli stabilimenti Agusta, sollecita Protezione civile e Corpo forestale ad avviare una trattativa privata con l´azienda che fa capo a Finmeccanica. In estate, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi dispone con ordinanza che gli elicotteri della Forestale vengano acquistati senza ulteriore ritardo. In ottobre, con una direttiva, impone che «in materia di potenziamento delle flotte elicotteristiche delle Forze di sicurezza e di polizia», gli elicotteri da acquistare abbiano quelle caratteristiche "dual use" che, apparentemente, rendono Agusta unico possibile destinatario della commessa.
Chiuse in angolo, Md ed Eurocopter entrano nel ginepraio della giustizia amministrativa. I loro ricorsi al Tar di Roma e al Consiglio di Stato affinché le gare vengano riaperte, le loro istanze sospensive degli atti con cui il governo li ha esclusi dall´affare vengono accolti. Ma i tempi della giustizia non sono quelli dell´esecutivo. E, regolarmente, ciò che viene dichiarato illegittimo da un giudice si è già consumato. Nessuno, soprattutto, riesce a comprendere cosa diavolo c´entri l´11 settembre con l´acquisto di quegli elicotteri. Neppure il ministro della Difesa che pure si è mosso per primo, ma che, a questo punto, interpellato da Alemanno, rifiuta la segretazione dei contratti. Anche perché si scopre che a rendere "dual use" un elicottero, qualunque sia l´azienda costruttrice, non sono altro che «otto cavetti per la predisposizione di un sistema di navigazione che renda il mezzo identificabile da mezzi della difesa militare». Una stupidaggine da 1.000 euro.
Il 3 febbraio del 2003, l´ambasciata americana bussa una seconda volta a Palazzo Chigi. Questa volta è il nuovo ambasciatore Mel Sembler a prendere carta e penna. «Mi auguro ? scrive ? che i criteri di scelta dei nuovi elicotteri siano improntati alla massima trasparenza». I suoi dubbi hanno più di una ragione. Due mesi prima, sull´affare degli elicotteri la Commissione europea per la concorrenza ha avviato una procedura di infrazione contro il nostro governo. In Parlamento, il vicepresidente della Camera Publio Fiori, prima, la Margherita, poi, hanno chiesto conto non solo del perché siano state cancellate le gare a favore della trattativa privata con l´Agusta, ma anche i motivi per i quali il Ministero dell´interno (dove a questo punto siede Giuseppe Pisanu), disturbato da tanta attenzione, e a differenza di quello della Difesa, abbia deciso di segretare gli atti con cui si prepara a chiudere i contratti con l´azienda che fa capo a Finmeccanica.
Il rumore che l´affare solleva non serve a dissuadere chi ha fretta di chiudere. Palazzo Chigi procede spedito. Ministero dell´Interno e Ministero dell´Agricoltura sono conseguenti. Tra la fine del 2002 e il primo semestre 2003 firmano i loro contratti a trattativa privata con Agusta. La torta ? 350 milioni di euro per 55 elicotteri ? è tutta della società che fa capo a Finmeccanica. E poco importa che la scelta protezionista che viola le regole della concorrenza procuri guai alle casse dello Stato.
Nel giugno scorso, il Consiglio di Stato dichiara infatti nullo il contratto tra Agusta e Ministero dell´Interno per la fornitura degli elicotteri ai vigili del fuoco e, non potendo impedirne gli effetti (dal momento che 12 elicotteri sono già stati consegnati) condanna l´Erario a risarcire all´americana Md un milione e mezzo di euro, il 2 per cento del valore della commessa. Di più: il Corpo Forestale dello Stato dovrà riaprire la gara congelata nell´autunno del 2001, sempre che abbia ancora le risorse per onorare l´appalto, visto che quel denaro è stato già in parte speso per l´acquisto di elicotteri Agusta su disposizione di Palazzo Chigi nell´estate 2002. Nei giorni scorsi, poi, l´ultima mazzata. Il 15 ottobre, caduta la foglia di fico della segretazione degli atti (non c´è nessun segreto militare da proteggere su quegli elicotteri), il Tar di Roma annulla la commessa, chiusa nell´estate 2003, da 200 milioni di euro per i 27 elicotteri destinati alle forze di Polizia. L´avvocato Luca Mazzeo, che assiste l´avvocato Luigi Manzi e, con lui, da tre anni condivide il calvario della statunitense Md, chiosa: «Nel Paese amico dell´America, l´America non solo non è stata favorita, ma addirittura punita per ragioni che nulla c´entrano con l´11 Settembre. Chiedevamo, paradossalmente per conto degli americani, l´applicazione delle norme europee sulla libera concorrenza. Ci eravamo illusi che a qualcuno importassero. I giudici amministrativi ora ci ridanno una speranza». Se l´Agusta esca o meno definitivamente sconfitta da questa vicenda si vedrà. Per il momento vale la pena registrare una coincidenza. Giovedì scorso, mentre il Tar di Roma si preparava a cancellare la commessa, il gruppo Finmeccanica, cui Agusta fa capo, annunciava il suo nuovo vice presidente esecutivo: Giovanni Castellaneta, consigliere diplomatico di Berlusconi.


Ciao e buona lettura....

Bruno
 
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view post Posted on 26/4/2010, 23:24
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La vicenda avrebbe davvero dell'incredibile ma conoscendo i "misteri d'italia"...non fatico a crederla vera, la storia.
C'è da dire che, forse grazie al fatto che ormai ci siamo abituati (magari grazie proprio a gare truccate come questa) non ce li vedo proprio elicotteri della MD e della Eurocopter coi colori della Polizia o dei Carabinieri o di altre forze paramilitari italiane. Cio non vuol dire che queste ditte non possano partecipare a gare interne italiane...e magari vincere: sarebbe bello: pensate a un Eurocopter, magari potenziato apposta su richiesta dei clienti italiani, immaginatelo nei colori istituzionali. Fatto? Bene! E non vi sembra meglio di un onnipresente (e angusto) 109? ;)
 
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view post Posted on 27/4/2010, 07:39
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Questa è l'ennesima dimostrazione che gli elicotteri non è importante farli volare, ma venderli.
Qualcosa mi fa pensare che nella cancellazione del programma VH71 vi possa anche essere una forma di ritorsione per i truschini italiani.
 
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view post Posted on 27/4/2010, 07:52
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Ehmm....
 
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view post Posted on 27/4/2010, 14:02
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Io avevo sostenuto l'idea che l'assegnazione di elicotteri Agusta ai vari corpi statali fosse più una mossa politica che una reale necessità operativa ma, un fervido sostenitore dei VVF, mi aveva chiesto cosa c'entrasse la politica con l'assegnazione dei mezzi ai vari enti...mah, chissà?!?!?!
 
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view post Posted on 27/4/2010, 16:16
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...si, ma credere che in Francia e Germania, per esempio, il protezionismo non sia applicato, è come credere alla fata turchina...o è colpa di Berlusconi anche in questo caso...?
 
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johnny lo zingaro
view post Posted on 27/4/2010, 16:44




CITAZIONE (Eterno nessuno @ 27/4/2010, 15:02)
Io avevo sostenuto l'idea che l'assegnazione di elicotteri Agusta ai vari corpi statali fosse più una mossa politica che una reale necessità operativa ma, un fervido sostenitore dei VVF, mi aveva chiesto cosa c'entrasse la politica con l'assegnazione dei mezzi ai vari enti...mah, chissà?!?!?!

CITAZIONE (johnny lo zingaro @ 26/3/2010, 20:40)
CITAZIONE (Eterno nessuno @ 26/3/2010, 19:22)
Gli elicotteri vengono scelti perchè una nota casa costruttrice decide che tale mezzo "serve" alla componente di quel dato corpo militare e/o paramilitare.

Le specifiche non sempre corrispondono all'effettiva necessità sia per caratteristiche tecniche che per quantitativo.

Non saprei come definire questa prassi se non "politica", a maggior ragione se dietro questa ditta c'è una partecipazione statale.

Presso il 72° di Frosinone l'AM istruisce i CC,GdF, EI e MM rilasciando il BPME (Brevetto Pilota Militare di Elicottero).

Altrettanto accade con PS,CFS e VVF rilasciando il BPE (Brevetto Pilota di Elicottero).

Il brevetto militare può essere convertito una volta fuori tramite esami e riconoscimento dei crediti.

Il brevetto civile non deve essere convertito ma equivale ad un PPL e, se si vuole ottenere il CPL, bisogna farlo a proprie spese.

Ovvio che vengono riconosciute le ore ed i crediti ma comunque bisogna sostenere l'esame per il conseguimento.

politica si, ma nel senso che chi deve decidere per l'acquisto(un politico), lo fa a quanto leggo senza considerare le effettive necessità, riguardo a caratteristiche tecniche.
Sinceramente, ancora non capisco i voti che parte abbiano in tutto questo.

Riguardo ai brevetti PS,CFS e VVF ti ringrazio del chiarimento. Se ho capito bene, anche senza esame ENAC un pilota VV.F, PS,CFS. con BPE rilasciato da A.M. a Frosinone, può volare come PPL su a/m civili (visto che non ha bisogno di essere convertito).

Eterno Nessuno, credo che tu debba prestare maggiore attenzione, visto che in passato non ho detto, come puoi leggere sopra che la politica non c'entra, ma non capivo i voti cosa c'entrassero.
Il che è ben differente.
Riguardo al fervido sostegno a vvf. esso si rende necessario quando alcune persone, come te ad esempio, fanno delle affermazioni che non hanno alcun fondamento reale, come la tua di ora, o quella passata sui brevetti posseduti dai vv.f., solo perchè magari non trovano nulla di meglio da fare.
Oppure dicono la verità, ma nel modo scorretto di chi lo fa solo per criticare in senso non costruttivo.
E sembra che non vogliano nemmeno imparare dalle esperienze passate.
Se ti riferivi a me.


 
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view post Posted on 27/4/2010, 21:10

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Ciao! Al dilà della racconto il cui fine era legato a fornire una spiegazione su come si sono succeduti gli eventi in merito all'acquisizione di nuovi elicotteri, personalmente ritengo che la neccessità reale di un rinnovo dei parchi macchine fosse a dir poco oramai neccessario. Io approvo in un certo senso la forma di protezzionismo messa in atto, ma come al solito si combinano pasticci e veniamo beccati con le mani nella marmellata, mentre francesi e tedeschi riescono sempre a mascherare le proprie manovre economico-politiche.
Un'altro argomento riguarda il capire chi è che decide poi in merito a come devono essere costruiti o quali caratteristiche devono rispettare gli elicotteri da costruire. Mi viene da immaginare che spesso qualcuno a capo di tutto pensa che se a bordo c'è tutto di tutto immagina di fare una figata mentre basterebbe chiedere a chi li usa di che ha bisogno per lavorare al meglio con quella macchina o quell'altra.
Per concludere, e vado contro i miei interessi, in Italia si conta il più grosso parco elicotteri governativo d'europa...... ma pensate a quanti enti si replicano sul territorio italiano? Ma ma visto che siamo in tanti come mai siamo così sotto utilizzati? Ma se non serviamo a un c...o ma perchè non ci tagliano i viveri subito e danno tutto in mano ai privati?
L'Italia è un organo vivente ciclopico e ogni organo deve potere sopravvivere..............
 
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HIRUNDOMK3
view post Posted on 28/4/2010, 07:50




Mi rendo conto che le chiacchiere nel settore al riguardo la mega commessa Agusta-Governo Italiano (NEXUS) erano purtroppo vere e sopratutto siano state smascherate così facilmente; mi rammarico del fatto che si sia potuto partorire una bufala del genere palesemente ridicola e criticabile.

Il velivolo Nexus poteva avere migliori chance certo farci l'antincendio in montagna era ed è impensabile ma che fare ...ragion di stato

Ma dell'aw139 si sà qualcosa (mi pare si era identificato come velivolo unico PS?!?)
 
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icon2  view post Posted on 28/4/2010, 09:13

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CITAZIONE
Io approvo in un certo senso la forma di protezzionismo messa in atto, ma come al solito si combinano pasticci e veniamo beccati con le mani nella marmellata, mentre francesi e tedeschi riescono sempre a mascherare le proprie manovre economico-politiche.

Buongiorno a tutti, anch'io approvo la forma di protezzionismo, però quando é lecito, intendo dire che anche in Francia e in Germania sicuramente esiste però é fatta anche per risparmiare, metre quì da noi si ha tendenza ad approffitarne gonfiando un po' i prezzi.
In passato parlando con amici che lavorano nell'ambito statale, mi dissero che alcune amministrazioni quando acquistavano dei mezzi stranamente il prezzo pagato per ogni mezzo, alla fine, risultava più alto di un 20-30% di quello realmente fatto ad un privato.

Poi senza citare luoghi e nomi, per un motivo di privacy, qualche settimana fà mi trovavo in una cittadina lombarda, su di un giornale del posto lessi la notizia che un ministro dell'attuale governo aveva promesso ad una nota casa costruttrice, che se prendevano in mano finanziariamente la squadra di calcio della città, lui si sarebbe impegnato ad assicurarli la fornitura di ........... per tutti i corpi dello stato.

Ora trovavo un po' forte che tutto ciò apparisse sulle notizie di un giornale e non era nemmeno il 1 aprile, eppure lì c'era scritto.

Ora se questo é normale allora vuol dire che siamo veramente messi male..............................................

 
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view post Posted on 28/4/2010, 10:00
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CITAZIONE (Ecureuil01 @ 28/4/2010, 10:13)
Buongiorno a tutti, anch'io approvo la forma di protezzionismo, però quando é fatto per risparmiare, metre quì da noi serve solo per alimentare le tangenti

fixed



Hai detto tutto (opportunamente modificato), fine dei discorsi.
 
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view post Posted on 28/4/2010, 16:24
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CITAZIONE (superbrown69 @ 27/4/2010, 22:10)
Ciao! Al dilà della racconto il cui fine era legato a fornire una spiegazione su come si sono succeduti gli eventi in merito all'acquisizione di nuovi elicotteri, personalmente ritengo che la neccessità reale di un rinnovo dei parchi macchine fosse a dir poco oramai neccessario. Io approvo in un certo senso la forma di protezzionismo messa in atto, ma come al solito si combinano pasticci e veniamo beccati con le mani nella marmellata, mentre francesi e tedeschi riescono sempre a mascherare le proprie manovre economico-politiche.
Un'altro argomento riguarda il capire chi è che decide poi in merito a come devono essere costruiti o quali caratteristiche devono rispettare gli elicotteri da costruire. Mi viene da immaginare che spesso qualcuno a capo di tutto pensa che se a bordo c'è tutto di tutto immagina di fare una figata mentre basterebbe chiedere a chi li usa di che ha bisogno per lavorare al meglio con quella macchina o quell'altra.
Per concludere, e vado contro i miei interessi, in Italia si conta il più grosso parco elicotteri governativo d'europa...... ma pensate a quanti enti si replicano sul territorio italiano? Ma ma visto che siamo in tanti come mai siamo così sotto utilizzati? Ma se non serviamo a un c...o ma perchè non ci tagliano i viveri subito e danno tutto in mano ai privati?
L'Italia è un organo vivente ciclopico e ogni organo deve potere sopravvivere..............

Perfettamente d'accordo con te, soprattutto riguardo al fatto che i mezzi debbano essere aggiornati o sostituiti con altri più avanzati ed efficienti.

Non ho nulla in contrario se un'amministrazione statale decide di comprare uno o più elicotteri, diverso che il quantitativo venga deciso mediante lancio dei dadi.

Sono d'accordo che vengano acquistati mezzi più avanzati e quindi più idonei alla specifica esigenza del corpo, diverso è quando il mezzo adottato non ha nessuna o poco attinenza con il compito che andrà a svolgere.

I Nexus, così come il Piaggio 180, magari non erano strettamente necessari a tutti quanti...sicuramente qualcuno poteva farne anche a meno.

La Forestale ha preso in carico 4 S64F per una spesa di circa 95 milioni di dollari...erano davvero necessari?

Il tuo ragionamento è ammirevole perchè, per tua stessa ammissione, vai contro il tuo stesso interesse ma affermi una verità assoluta.





CITAZIONE (canavair @ 27/4/2010, 17:16)
...si, ma credere che in Francia e Germania, per esempio, il protezionismo non sia applicato, è come credere alla fata turchina...o è colpa di Berlusconi anche in questo caso...?

Hai ragione, il protezionismo esiste ovunque ed è anche giustificato...entro certi limiti.

Personalmente non attribuisco colpe specifiche a Berlusconi.

Credo che i politici, a prescindere dal partito d'appartenenza, abbiano tutti lo stesso colore...e la stessa puzza!!!

Edited by Eterno nessuno - 28/4/2010, 18:53
 
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view post Posted on 28/4/2010, 17:23
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CITAZIONE (Eterno nessuno @ 28/4/2010, 17:24)
CUT
Hai ragione, il protezionismo esiste ovunque ed è anche giustificato...entro certi limiti.
CUT

esatto, entro certi limiti, perchè non si può voler comprare da ditte italiane a tutti i costi!
se devo fare sorveglianza aerea in città, non è necessario un 139, basta un semplice 206 o al limite un bimotore leggero...

se mi chiamo "Corpo Forestale delle Stato" cosa me ne faccio di 17 109N VIP??? non sarebbe meglio piccoli monomotarti per la sorveglianza dei boschi?

quindi ok proteggere l'industri nazionale, ma vediamo di non farlo con le fette di sopressa negli occhi! (si si, sopressa e proprio "negli" occhi, non solo "sugli").
Agusta fa fare i 119 in america, il 139 e il 109 lo sta trasferendo in Polonia, quindi bisogna comprare agusta perchè la ditta è italiana anche se poi il lavoro in italia non lo mantiene?
perchè così è facile, anche io fondo la PINCO PALLINO Helicopter, sede legale a Milano, CEO italiano e poi costruisco tutto in Cina! ma sono ditta italiana, quindi bisognerebbe comprare da me? che di lavoro agli italiani non ne do neanche un po'??

giusto per fare un esempio, la fusoliera dell'EC135 è fatta alla SIcamb di Latina, la trasmissione del Dauphin alla Avio di Torino, quindi il governo dovrebbe comperare anche qualcuna di queste macchine, no?
 
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view post Posted on 28/4/2010, 17:46
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CITAZIONE (johnny lo zingaro @ 27/4/2010, 17:44)
CITAZIONE (Eterno nessuno @ 27/4/2010, 15:02)
Io avevo sostenuto l'idea che l'assegnazione di elicotteri Agusta ai vari corpi statali fosse più una mossa politica che una reale necessità operativa ma, un fervido sostenitore dei VVF, mi aveva chiesto cosa c'entrasse la politica con l'assegnazione dei mezzi ai vari enti...mah, chissà?!?!?!

CITAZIONE (johnny lo zingaro @ 26/3/2010, 20:40)
CITAZIONE (Eterno nessuno @ 26/3/2010, 19:22)
Gli elicotteri vengono scelti perchè una nota casa costruttrice decide che tale mezzo "serve" alla componente di quel dato corpo militare e/o paramilitare.

Le specifiche non sempre corrispondono all'effettiva necessità sia per caratteristiche tecniche che per quantitativo.

Non saprei come definire questa prassi se non "politica", a maggior ragione se dietro questa ditta c'è una partecipazione statale.

Presso il 72° di Frosinone l'AM istruisce i CC,GdF, EI e MM rilasciando il BPME (Brevetto Pilota Militare di Elicottero).

Altrettanto accade con PS,CFS e VVF rilasciando il BPE (Brevetto Pilota di Elicottero).

Il brevetto militare può essere convertito una volta fuori tramite esami e riconoscimento dei crediti.

Il brevetto civile non deve essere convertito ma equivale ad un PPL e, se si vuole ottenere il CPL, bisogna farlo a proprie spese.

Ovvio che vengono riconosciute le ore ed i crediti ma comunque bisogna sostenere l'esame per il conseguimento.

politica si, ma nel senso che chi deve decidere per l'acquisto(un politico), lo fa a quanto leggo senza considerare le effettive necessità, riguardo a caratteristiche tecniche.
Sinceramente, ancora non capisco i voti che parte abbiano in tutto questo.

Riguardo ai brevetti PS,CFS e VVF ti ringrazio del chiarimento. Se ho capito bene, anche senza esame ENAC un pilota VV.F, PS,CFS. con BPE rilasciato da A.M. a Frosinone, può volare come PPL su a/m civili (visto che non ha bisogno di essere convertito).

Eterno Nessuno, credo che tu debba prestare maggiore attenzione, visto che in passato non ho detto, come puoi leggere sopra che la politica non c'entra, ma non capivo i voti cosa c'entrassero.
Il che è ben differente.
Riguardo al fervido sostegno a vvf. esso si rende necessario quando alcune persone, come te ad esempio, fanno delle affermazioni che non hanno alcun fondamento reale, come la tua di ora, o quella passata sui brevetti posseduti dai vv.f., solo perchè magari non trovano nulla di meglio da fare.
Oppure dicono la verità, ma nel modo scorretto di chi lo fa solo per criticare in senso non costruttivo.
E sembra che non vogliano nemmeno imparare dalle esperienze passate.
Se ti riferivi a me.

La correlazione tra voti e politica credo sia abbastanza diretta.

I voti dei cittadini consentono ai politici di essere eletti e quindi poter governare (male) il paese..spiegazione sintetica e forse troppo semplicistica ma che dovrebbe rendere l'idea (almeno a me).

Forse avresti dovuto riprendermi per l'uso improprio del termine "politico", ovvero quella persona dedita alla scienza e l'arte di governare lo Stato che in Italia sarebbe opportuna definire "politicante"... ovvero chi si dedica all'attività politica senza disporre della necessaria preparazione.

Si, sicuramente non ho granchè da fare ma, a giudicare dal tempo che passi a scrivere i tuoi lunghi interventi, anche tu hai parecchio tempo da dedicare alla tastiera.

Ritengo molto interessante la tua opinione sul fatto che io non voglia imparare dall'esperienze passate... :huh:

 
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view post Posted on 28/4/2010, 19:15
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CITAZIONE (aegir83 @ 28/4/2010, 18:23)
se devo fare sorveglianza aerea in città, non è necessario un 139, basta un semplice 206 o al limite un bimotore leggero...

se mi chiamo "Corpo Forestale delle Stato" cosa me ne faccio di 17 109N VIP??? non sarebbe meglio piccoli monomotarti per la sorveglianza dei boschi?

quindi ok proteggere l'industri nazionale, ma vediamo di non farlo con le fette di sopressa negli occhi! (si si, sopressa e proprio "negli" occhi, non solo "sugli").
Agusta fa fare i 119 in america, il 139 e il 109 lo sta trasferendo in Polonia, quindi bisogna comprare agusta perchè la ditta è italiana anche se poi il lavoro in italia non lo mantiene?
perchè così è facile, anche io fondo la PINCO PALLINO Helicopter, sede legale a Milano, CEO italiano e poi costruisco tutto in Cina! ma sono ditta italiana, quindi bisognerebbe comprare da me? che di lavoro agli italiani non ne do neanche un po'??

giusto per fare un esempio, la fusoliera dell'EC135 è fatta alla SIcamb di Latina, la trasmissione del Dauphin alla Avio di Torino, quindi il governo dovrebbe comperare anche qualcuna di queste macchine, no?

E non è quello che io vado dicendo da un bel pezzo? Soprattutto per i P-180 (cazzo, di vitale importanza!! Mavvaffff...). Hai ragione, hai ragione soprattutto quando parli di operai italiani e, quindi, di occupazione italiana!! Gli stabilimenti di Cascina Costa e di Vergiate ci sono sempre ma se andate nela sezione "carreer" del sito AW, noterete come le filiali all'estero cercano sempre personale, quella italiana mai....

Superbrown è ammirevole perche è una persona onesta, mica uno squalo di imprenditore. Lavora nel settore, seppur pubblico, e vede come funzano certe cose. Mica è scemo.

Come ci sono le Volvo, le BMW, le VW, le Subaru e le Land Rover Defender dei corpi statali (PS, CC, VVFF ecc ecc) così ci puo esser anche una componente volante di costruzione (o paternità) straniera. Se non c'è è perche le auto sono "oggettini" di poco costo, ma quando si parla di industria aerospaziale ogni stato vuole costruirsi in proprio (magari su licenza) il proprio aereo o elicottero di cui ha bisogno. Quasi nessuno stato che abbisogna di una componente aerea si accontenta di comprarli all'estero: tutti vogliono produrli in loco. Perchè? Perche sono cose costosissime e indispensabili, quindi danno sicuro guadagno agli imprenditori (forse un po meno agli operai...) di tutto il mondo.
Perfino l'India costrusce caccia su licenza e ha progettato un modello tutto suo! E ci sono stati come Israele, Giappone, Canada, Turchia e Sudafrica messi uguale.
Solo import non lo vuole fare nessuno. Tutti vogliono anche produrre. Tornando all'Italia: perche produrre su licenza un MD o un Eurocopter nella patria della Agusta e della Nardi (che infatti faceva su licenza gli MD 500)? Non lo permetteranno mai.

Edited by il MiB - 28/4/2010, 23:23
 
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