| Quello, GM, è differente dal concetto all'Italiana di Broker... Prendere sotto il proprio COA un elicottero ed un pilota (procacciatore o padroncino) ed operarli sotto la propria insegna è una pratica consueta, risolte le problematiche di regolarizzazione retribuzione (all'estero ci sono i piloti freelance), tutto è regolare... ma elicottero e pilota, se vengono inseriti nel COA della "rossibianchi elicotteri", operano e si pubblicizzano a nome rossibianchi elicotteri.
Ribadendo che l'operatore che svolge il servizio Air-Panarea, a mio modesto parere, ha agito bene, segnalando ad ENAC presunte violazioni da parte el proprio equipaggio (e credo sia l'unico caso in Italia di fedele osservanza dei protocolli Safety), mi sembra che elicottero ed equipaggio siano realmente dell'Operatore certificato... forse si potrebbe obiettare soltanto che ArPanarea, non essendo operatore COA, non potrebbe pubblicizzare i servizi a proprio nome. Sta di fatto che, IENE a parte, anche in questo caso differenti pesi e misure.
Opposto è il caso di una società proprietaria di elicotteri ma priva di certificati e licenze, che utilizza i certificati e licenze di un'altra società, impiegando il proprio elicottero, il proprio personale e la propria insegna e pubblicizzando servizi e lavori aerei a proprio nome, pur non avendone titolo.
Questo non è brokeraggio e chi mette a disposizione le certificazioni e licenze, non lo fa con la propria insegna quindi, di fatto, non opera direttamente e questo non è previsto dal Cod. Nav... potrebbe risultare in una violazione della Legge.
Una società che opera a proprio nome, con propri elicotteri e personale utilizzando, però, le certificazioni e licenze di un'altra ditta, opera usufruendo degli stessi privilegi di un operatore certificato, ma senza essere sottoposto al requisito di presentazione annuale del bilancio (obbligatorio per il mantenimento della licenza e dimostrazione di salute dell'organizzazione ai fini della sicurezza e gestione aeronavigabilità flotta), non deve avere in organico (perché non ha un organico) le figure del Direttore Operativo, Responsabile dell'addestramento equipaggi, responsabile operazioni al suolo, responsabile qualità, responsabile della sicurezza aerea e non deve essere certificato CAMO (certificazione obbligatoria per il rilascio e mantenimento del COA), quindi non ha in organico la figura del Responsabile della gestione aeronavigabilità e del Responsabile Qualità CAMO. Non ha neanche l'onere ed i costi di realizzazione ed aggiornamento dei vari Manuale Operativo, Safety Management System, CAME, ecc... Tutto questo si traduce in qualche centinaio di migliaia di euro di risparmio all'anno, al netto di tasse e diritti ENAC, che invece TUTTI gli Operatori Certificati pagano per mantenere un'organizzazione approvata.
Quindi, a prescindere da quello che stabilisce la Legge Italiana sul divieto di cessione dei certificati, è giusto che una società debba farsi un mazzo così e spendere centinaia di migliaia di euro all'anno per lavorare regolarmente, quando sembrerebbe che basti bussare alla porta di quale "operatore" certificato e farsi dare le licenze auto-definendosi broker?
Ovvio che non ci potrà mai essere competizione tra le due realtà diametralmente opposte.
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