Quinto incidente SuperPuma nel Mare del Nord, 4/2016

Quello descritto dall'articolo non è un ulteriore sviluppo ma il regime di verifiche in vigore adesso e implementato già la settimana scorsa.Quello che fu spacciato per un "grounding" della flotta altro non era che il tempo necessario ad eseguire le prime verifiche one-off, 11 ore per ogni elicottero. Già la mattina dopo erano diversi i 92 tornati in volo. A seconda del software utilizzato per scaricare i dati HUMS, siamo limitati a 3, 5 o 6 ore DI VOLO (wheels up, wheels down) cumulative prima di ogni verifica dei dati. Sono tempi che permettono di completare la stragrande maggioranza dei voli, sia qui sul mare del Nord che altrove. Rimane la gravità del problema.

L'AAIB ha già pubblicato un SB sull'incidente avvenuto a cavallo di Natale che descrive bene i 187º di rotazione compiuti sul ponte prima di riuscire a metterlo giù... PAURA! https://assets.publishing.service.gov.uk/m...2017_G-WNSR.pdf

Certo, nove anni volati sul Super Puma tra L2/225 e ne sono precipitati due, ammarati tre. Sei mesi e 300 di volo sul 92 e comincia anche questo a perdere i pezzi. Sarò io?

Suggerirei di spostare tutte le ultime conversazioni sul 92 in un thread a parte, che questo non c'entra nulla.

Ma quali radici profonde... l'S92 ha un costo operativo altissimo e le aziende stanno provvedendo a sostituirlo, ora che passato il mese di Aprile le compagnie petrolifere hanno scoperto il vero prezzo dell'incidente in Norvegia del 2016. Che poi i 225 riescano a tornare sul mare del Nord è un discorso diverso: CHC con il Chapter 11 si è comunque sbarazzata di tutti i mezzi, che fossero di proprietà o in leasing. Babcock e Bristow ne hanno un certo numero di cui non si possono liberare e che quindi vorrebbero vedere tornare a volare. Le misure implementate da Airbus sono notevoli. Il problema vero é la reputazione tra i passeggeri (e in parte anche tra gli equipaggi) compromessa da tempo, un po' come capito ai Chinook, ma con il petrolio che vivacchia a $46 al barile, se le compagnie petrolifere qui in UK decidessero di volerlo reintrodurre come Heavy (perchè i Super Medium tante cose da Aberdeen proprio non riescono a farle) i lavoratori offshore avrebbero poco da lamentarsi: ci sono decine di migliaia di disoccupati dell'industria O&G vittime delle epurazioni brutali degli ultimi anni, coloro che si dovessero rifiutare di volare sarebbero sostituiti molto velocemente. Ancora diversa la situazione norvegese dove credo che la potenza dei sindacati sarà un ostacolo difficilissimo da superare. Rimango però pronto a farmi "sorprendere".

Quoto tutto, in particolare quest'ultima frase.