|
|
| Ho avuto modo di lavorare dietro le quinte di questo tipo di manifestazioni per diversi anni. I primi tempi erano realizzate ancora artigianalmente e tra personale in divisa e organizzazione civile si era via via instaurata una buona intesa, soprattutto per gli eventi ricorrenti, oggi considerati dei classici del genere. Anche allora naturalmente c'erano colleghi con le stellette catapultati sul posto per essere messi in vetrina, ma lo sapevano loro e lo sapevano anche quelli che invece erano li' per lavorare. C'era rispetto, i primi si godevano la vacanza e i secondi erano lasciati in pace. Poi il peso mediatico e' andato sempre crescendo e l'invadenza dei ministeriali intesi come quelli inseriti stabilmente nei corridoi dei palazzi ben lontani dalla prima linea e' cresciuta esponenzialmente. La moltiplicazione dei canali dove esporsi mediaticamente ha realizzato la ben nota teoria che anche la fuffa piu' smaccata viene presa per vera quando e' sparata a mitraglia ovunque in ogni momento. Basta guardare certi siti istituzionali, riviste e canali web per accorgersi che questo aspetto ha finito per coinvolgere non solo il pubblico ma anche le stesse comparse che ormai non sanno piu' distinguere dove finisce la recita e dove comincia la realta'. Con tutte le conseguenza che questa situazione comporta quando poi ci si trova realmente sul campo. Auguro ai 139 blu notte come a tutti gli altri di svolgere una attivita' proficua. Qualche decennio fa non c'erano poi molti aggeggi, pulsanti e monitor a bordo con migliaia di voci da esplorare nei menu dei software. Sara' sempre meglio poterli provare una volta di piu' in missione piuttosto che al chiuso in un hangar.
|
| |