Posts written by pilotastro

E che sul 145 l’HCM possa rientrare a bordo dalla stessa porta che ha usato per uscire è altrettanto logico per molti.

Fare campo base in ER con 5 a bordo di un 145?
Ma proprio no.

Prezzo richiesto?
Spedizione a carico acquirente o compresa?

Mah devo ammettere che discutere di lana caprina mi interessa sempre molto meno che discutere delle rianimatrici.

Ad ogni modo, lo scoop&run in elicottero lo vedo fare sia che il rianimatore scenda insieme al TE, lasciando l'infermiere sull'elicottero, metta le mani sul paziente e lo evacui velocemente oppure nella versione "very fast scoop&run" quando scende solo il TE che riporta la condizione del tizio al rianimatore il quale decide se far recuperare il pax dal TE evitando di scendere.
Questo in parete oppure su scogliere pericolose.
La versione cittadina dell'S&R prevede che il rianimatore e tutta la squadra impacchettino il tizio, lo lancino a bordo e lo trasportino alo volo o su gomma presso l'ospedale più vicino e nel mentre gestiscano le vie aeree.
Ovviamente a chiunque piace vincere facile, quindi che problema c'è?


Mi dispiace non parlo in pubblico di qs. argomento...ci tengo alla pelle

Scoop&run (raccogli & corri) è letterale; sorry per il mio errore di scrittura nel precedente post, poi corretto; avevo in mente una rianimatrice mentre scrivevo......
Medevac e Casevac....definizioni del mio tempo da militare del manuale del combattente e probabilmente reperibili ovunque.

Per quello che riguarda me, ho scritto "recuperalo e vattene" riferendomi allo "scoop & run" dell'operativo sanitario, che è totalmente diverso dal medevac militare e che non c'entra nulla con il dustoff.

Per la precisione, nello scoop & run in EEUU (letteralmente: ausculta raccogli e corri, nda) è sempre presente un rianimatore a bordo dell'elicottero o a terra (se calato dall'elicottero) che ha lo scopo essenziale di garantire la pervietà delle vie aeree al malcapitato, intubandolo e fornendo i medicinali specifici in appoggio a quella pratica. Lo scopo è di correre in ospedale mentre sul mezzo il medico provvede (da solo o con l'infermiere) alla messa in sicurezza del paziente dopo averlo prelevato da un'area a rischio.

Nel MEDEVAC (MEDical EVACuation) un rianimatore non c'è mai dato che lo scopo dell'evacuazione sanitaria è quello di tamponare le ferite, mettere un tourniquet o sedare il soldato per renderlo idoneo al trasporto con elicottero o altri mezzi fuori dalla battaglia o dalla zona "calda" dove fischiano le pallottole; queste cose le fa chiunque abbia un minimo di formazione BLS sul campo di battaglia, in genere un elemento del plotone fucilieri. I rianimatori/anestesisti in battaglia rimangono nella sala operatoria campale e non vengono disseminati in giro per essere bersaglio del nemico, col rischio di perderne la preziosa capacità professionale che nessun altro possiede.

Invece il dustoff è la denominazione colloquiale di CASEVAC (CASuality EVACuation) ossia evacuazione dei morti sul campo di battaglia, senza alcun ausilio sanitario dato che la gente evacuata è già andata al creatore.

Solo per ripetere l'ovvio....

Edited by pilotastro - 25/1/2023, 21:20

In VdA c'è il rianimatore a bordo dell'elicottero SA1, spesso è un rianimatore / rianimatrice con spiccate capacità alpinistiche.
Il DO è tipico da teatro bellico in assenza del rianimatore e non è neanche paragonabile allo scoop & run, dove c'è comunque il rianimatore.

Appare chiaro che in VdA va per la maggiore il "recuperalo e vattene via" mentre invece in ER la situazione è totalmente agli antipodi.
In altri posti generalmente l'assetto è il classico duo sanitario + lo sherpa mentre in alcuni posti, data l'abbondanza di aeromobili appartenenti alle FFAA e FFOO, lo sherpa non esiste e fanno tutto medico e infermiere.

Viva la benzina

ps: prima che arrivi Paranco tutto offeso.....ci tengo a dire che sherpa è amichevole.

"L'infermiere a bordo non serve a nulla!"

Lo dicono in VdA.

Interessante……

Visto che ha stallato l'aereo sul nevaio, dopo quella che si presume essere stata una avaria motore per assenza di aria calda al carburatore, piantando il carrello fisso nella neve come un treppiede (ragione per cui l'aereo non è strisciato a valle come uno slittino per 300 metri con esiti facilmente immaginabili), direi che ha avuto un kilo di culo abbondante.

Mah!
Secondo me ha avuto una grande botta di culo preceduta da uno o due errori da pilota in erba.

Fanno salire la botte da 5000 lt in ospedale per l’atterraggio e decollo del 139, così da far aumentare la classe antincendio della piazzola.

Il San Martino è 7T ma il 139 non può operare per via della classe antincendio insufficiente.

In Lombardia 8, In Sardegna 5, in Sicilia 20.
In Calabria: non pervenuto.