Qualche mese fa chiesi informazioni a riguardo ripromettendomi di provare appena possibile, avendo martedì mattina del tempo libero ho chiamato e, per una pura coincidenza, l'istruttore avrebbe dovuto recarsi nell'aeroporto da me richiesto in elicottero poche ore dopo
Dopo un breve briefing nel corso del quale il pilota ha descritto a grandi linee i principi aerodinamici che permettono all'elicottero di volare, l'interazione tra i vari comandi, il funzionamento del governor, un punto di riferimento da fissare ..., e si è dimostrato gentilissimo e professionale nel rispondere ad alcune mie domande, tra le quali alcune relative agli effetti del vento da varie angolazioni sul funzionamento del rotore posteriore, abbiamo lasciato l'aula per andare sul piazzale dov'era parcheggiato l'R22; qui ho potuto osservare da vicino tutte le parti meccaniche, ottenendo spiegazioni precise e dettagliate ad ogni mia richiesta, controllo pre-volo di tutti i particolari (struttura, varie biellette, tiranti, olio motore, olio trasmissione, giunto dell'albero che porta il moto al rotore anticoppia) siam saliti a bordo (ottimo stato generale, poco più di 2000h) e son stato istruito sui vari comandi (freno rotore, innesto che mette in tensione le cinghie, frizioni dei comandi ciclico/collettivo, circuit breakers, regolazione dell'altimetro, radio, governor on-off ecc, ecc).
Mi è stata data in mano la checklist e, siccome il motore era ancora caldo, dopo qualche istante gov on e siam partiti. Avendo inizialmente precisato che mi interessava principalmente capire l'entità degli spostamenti dei vari comandi e la coordinazione tra gli stessi mi è stato permesso di tenere anche il collettivo (non muovendolo a meno che non fossi autorizzato a farlo, ovviamente)...alla pedaliera non arrivavo
se non tenendo le gambe in una posizione tale da non permettermi di appoggiare il polso sulla dx per cui ho guardato e basta
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Cmq, arrivati a 1500 ft in volo livellato mi ha lasciato il ciclico e son riuscito a tenere *circa* il variometro a 0, fatto qualche piccola virata, ecc; in un paio di occasioni anche delle piccole correzioni con il collettivo per mantenere la velocità che vedevo scendere, senza pedale e quindi con, minima, imbardata.
L'atterraggio ovviamente l'ho solo "seguito"e, arrivati a terra, mi è stato ridato il ciclico per fare un pò di hovering che, devo dire, richiede dei movimenti ad occhio quasi invisibili del comando : dopo qualche sovracorrezione, non catastrofica, son riuscito a rimanere quasi completamente fermo con il comando ad occhio praticamente immobile.
Taxi, atterrati.
Ambiente professionale, elicottero agli occhi di un non addetto ai lavori perfettamente manutenuto, impressione globale migliore rispetto ad altri aeroclub ai quali avevo chiesto info per corsi su ultraleggeri.
Bella esperienza, la consiglio.