Heliweb Forum

rimborsi al CNSAS

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/11/2015, 09:58
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
8,833

Status:


Gli argomenti nell'articolo postato da Dragofire partono da un presupposto sbagliato e, cioè, che il TE a bordo degli elicotteri del 118 sia in primis un soccorritore.
In realtà la funzione del TE è primariamente quella di garantire la sicurezza, in ambiente impervio e ostile, al personale medico, che in un servizio finalizzato all'assistenza medica sull'intero territorio è il vero personale soccorritore. Soltanto secondariamente, quando il rischio è troppo elevato e non vi è spazio adeguato per trattare il paziente in loco, egli agisce direttamente nella sua funzione originale di soccorritore.

Tutta questa premessa per dire che, per garantire la sicurezza a delle persone che stanno svolgendo un ruolo professionale, occorrono delle professionalità molto elevate, che non possono prescindere anche dall'essere dei professionisti. in questo senso ha ragione chi dice che la figura del TE, sebbene garantisca la professionalità necessaria, sotto il profilo del rapporto economico e dei titoli (se non è anche guida alpina) non è nè carne nè pesce.

Purtroppo non se ne viene fuori fino a quando non sarà istituita la figura professionale, e relativi titoli, del tecnico di soccorso.

Non se ne verrà fuori perchè il CNSAS si finazia attraverso queste forme di "volontariato" e perchè i corpi dello Stato, se fosse istituita tale figura professionale, vedrebbero immediatamente un'emorragia di validi professionisti che passerebbero alla libera professione.
 
Top
DragoFire
view post Posted on 3/11/2015, 12:19




CITAZIONE (DIAZEpam+ @ 3/11/2015, 09:24) 
I maggiori ostacoli nel vedere un SAF a bordo di un elicottero 118 credo nascano dall'interno stesso del corpo (sindacato incluso)...

Penso non sia proprio come la pensi te.
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 14:58
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
695

Status:


Come dicevo nel mio precedente post, il cnsas fece sicuramente un tentativo in prima persona, ormai parecchi anni fa, per arrivare alla figura dell'elisoccoritore civile.

Un tavolo tecnico venne aperto con enac, ma poi il tutto si perse.
I bene informati raccontarono che alcune figure appartenenti a enti statali, saputo quanto stava succedendo in enac, vollero subito saltarci dentro, immaginando per i propri appartenenti la possibilità di passaggio da enti di stato a ditte private con benefici economici, al pari dei colleghi piloti.
In sostanza questi soggetti per prima cosa fecero di tutto per stravolgere il profilo tecnico messo sul tavolo dal soccorso alpino, che era fuori dalla loro portata, cominciando a smacchinare per ritagliarsene uno su misura. Poi arrivarono altri "esperti", tra civili e militari, aumentando ulteriormente la gazzarra, fino a litigarsi tra di loro chi aveva titolo per certificare chi e cosa.
Visto il guazzabuglio che si era creato era facile capire che non si sarebbe venuti a capo di nulla, quindi il cnsas decise di uscire di scena, e difatti poi tutto rimase com'è.

Nello scenario attuale la vedo ancora più dura, perchè oltre alla storica incapacità organizzativa degli enti che come allora vorrebbero metterci il becco, a livello statale una figura del genere richiederebbe ulteriori oneri da mettere in conto da parte delle centrali appaltanti, a fronte di continui tagli di risorse.

Morale: lo status quo mi sa che durerà ancora parecchio.

@Grasso: non capisco il collegamento che fai tra figura professionale dell'elisoccorritore e l'attività di volontariato. L'attività del soccorso in generale e quella dei te in particolare sono due capitoli distinti, a quanto ne so, e quindi liberi di andare ognuno per la propria strada, semmai accadesse.
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 15:22
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
1,599
Location:
Sardegna

Status:


Però una domanda mi sorge spontanea... se questa figura venisse inquadrata come professionale, da chi dipenderebbe? Dalle ASL? Dagli operatori? Ed in ogni caso sarebbe un operatore freelance che andrebbe ad operare in un settore talmente marginale che si saturerebbe ancor prima di avviarsi.
 
Top
dr.mabuse
view post Posted on 3/11/2015, 15:55




Penso che presso gli operatori la vedo difficile come inquadramento.I TE sono figure funzionali all'elisoccorso come loro prerogative e membri di equipaggio HEMS per la normativa.Non vedo particolari difficolta invece di inquadramento come liberi professionisti(partita iva),o dipendenti diretti delle ASL.Per il rapporto poi con la struttura del CNSAS possono continuare tranquillamente a prestare la loro opera come volontariato.Ho visto molte realtà operanti presso enti di volontariato come "ambulanzieri" autisti o soccorritori ,che sono sotto contratto per quelle mansioni,e nel tempo libero a seconda delle disponibilità personali,svolgere le medesime mansioni come volontari appartenenti alla medesima organizzazione.Non vedo tutti questi problemi,se non solo da chi, sembra incarnare perfettamente la storia della volpe e dell'uva..............
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 16:19
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
1,599
Location:
Sardegna

Status:


Avendo un tipo di impiego ben definito li vedo molto male come dipendenti ASL, per via di tutti i retroscena che ciò comporterebbe, ma siamo in Italia.

Per quanto riguarda l'essere volontario presso la medesima struttura all'interno della quale si lavora, mi auguro che venga posto un divieto. Questo perché l'opera volontaria non sarebbe altro che una maschera alle attività di lavoro svolte in nero e persino con diversi tipi di tutela.
Attendo conferme da chi ne sa di più, ma mi pare che in Lombardia sia vietato essere volontario presso l'associazione di volontariato all'interno della quale si lavora. Cito solo a titolo di esempio
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 16:36
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
8,833

Status:


@ Stravecchio...
In questo momento non esiste una figura professionale assimilabile al tecnico di soccorso, termine generico nel quel il TE sarebbe soltanto una specializzazione, perché non esiste un titolo abilitante che permetta ad un soggetto abilitato a essere assunto o a esercitare l'attività specifica in forma autonoma.
Conseguentemente, quello che avviene ora è l'esercizio di un'attività professionale a tutti gli effetti, ma compensata sotto forma di rimborso spese per attività di volontariato.
Ciò determina i mal di pancia di cui all'articolo (e non soltanto quelli), ma anche una evidente anomalia sotto diversi aspetti (anche fiscali credo).
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 17:11
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
695

Status:


Bah... i mal di pancia dell'articolo sono solo dell'autore, che se non ho letto male ha una storia tutta sua. Senza diventare matti, si trovano facilmente esempi dove tante squadre hanno operato per interventi di prevenzione/protezione civile senza tante seghe mentali, in maniera occasionale, e senza stravolgere il mercato dove operano le ditte di lavori in altezza.
Che i te abbiano generato invidia è vero da quando esistono gli elicotteri col soccorso alpino sopra, non è certo una novità.
Chi se la sente e dimostra di avere le caratteristiche richieste basta che partecipi alle selezioni.
Sul piano fiscale, il loro capitolo di spesa è il meno occultabile, tantopiù che l'attività è tracciata volo per volo. Se uno vuole nascondere qualcosa, prima di tutto elimina ogni traccia di quello che fa, non costruisce certo sistemi di registrazione di ogni suo movimento, cosa che invece è fatta per tutte le attività di ogni soccorritore, te in primis.
Può non piacere, per carità, ma tra le pieghe del delirante sistema fiscale italico c'è anche la possibilità di riconoscere loro la giornata che prestano in turno in maniera del tutto legale.
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 17:45
Avatar

Advanced Member

Group:
Member
Posts:
8,833

Status:


Evidentemente non mi sono spiegato bene,
Non ho detto che non sia legale, dico soltanto che, dal mio punto di vista, per il suo contenuto tecnico e di responsabilità è una serie di altri motivi, quella del TE non dovrebbe essere un'attivita "volontaria".
Sotto il profilo fiscale non dubito che sia tutto tracciabile, ma immagino che ci sia una certa differenza fra una retribuzione, o un compenso professionale, e un rimborso spese.
Sui mal di pancia conosco la vicenda personale del personaggio autore dell'articolo, tant'è che ne ho sottolineato i presupposti sbagliati, essendo anche viziati da una battaglia molto personale, tuttavia i mal di pancia alla base del CNSAS sono abbastanza diffusi, per tutta una serie di altri motivi, alimentati anche, ma non solo, dalla tensione che si è venuta a creare fra volontari e "volontari".
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 18:04
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
695

Status:


Mah... visto da lontano mi pare che in fin dei conti non ci sia poi gran che di nuovo sotto il sole, ma ci sta anche che tu possa percepire le cose diversamente.
Come dico, visto da lontano e nel lungo periodo certi ''mal di pancia'' mi sembrano cronici, tant'è che ciclicamente sono sempre quelli che si ripetono; non mi pare di vedere grandi prospettive di stravolgimento all'orizzonte. ...poi magari mi sbaglio...
 
Top
rotorblade1
view post Posted on 3/11/2015, 21:16




CITAZIONE (Stravecchio De Vecchionis @ 3/11/2015, 17:11) 
Chi se la sente e dimostra di avere le caratteristiche richieste basta che partecipi alle selezioni.

...interessante!!!.....peccato non sia cosi!!! <_< <_< ....perchè chi è guida alpina,regolarmente iscritto all'albo,ma professionalmente impiegato come VVF o GdF non può partecipare alle griglie di selezioni per svolgere opera di volontariato nel CNSAS??? ....oppure perchè chi presta opera di volontariato nel CNSAS appena cambia professione e diventa o VVF o GdF o altro in "concorrenza" viene simpaticamente accompagnato alla porta???? :angry: :angry:
 
Top
view post Posted on 3/11/2015, 22:33
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
18,285

Status:


CITAZIONE (rotorblade1 @ 3/11/2015, 21:16) 
perchè chi presta opera di volontariato nel CNSAS appena cambia professione e diventa o VVF o GdF o altro in "concorrenza" viene simpaticamente accompagnato alla porta????

Secondo te?
Uno che per lavoro si arrampica sulle montagne per salvare la gente e che per hobby/volontariato si arrampica sulle montagne per salvare la gente.
Sembra una ridondanza. Poi bisogna veder cosa cercano e cosa vogliono, se gente che lo fa per hobby ma fa un altro lavoro, oppure evitare di avere una "serpe in seno", una specie di spia all'interno, non lo so. Ma mi sembra un politica comprensibile
 
Top
view post Posted on 4/11/2015, 06:16
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
695

Status:


@ rotor: sarà un'anomalia locale. Personalmente ho visto in giro pompieri, poliziotti, carbinieri, guardie di finanza, militari, che facevano il loro lavoro e nel tempo libero si dedicavano al soccorso alpino, anche in ruoli di una certa responsabilità, non da semplice soccorritore. Qualcuno sarà anche in pensione, ormai, ma i più giovani per quel che ne so sono ancora effettivi.

P.s. l'equazione guida=soccorritore fatto e finito, funziona poco. Nel senso che il lavoro di guida a tempo pieno lascia veramente pochissimo spazio per fare altro e in più non gode di festivi, riposi, ferie ecc. come un dipendente (anzi, normalmente la guida lavora quando gli altri sono in vacanza). Ne ho conosciuti tanti che sono entrati nel soccorso ma poco dopo a malincuore hanno dovuto ritirarsi perché non gli era materialmente possibile conciliare entrambi gli impegni. È un peccato perché di solito sono persone valide.
 
Top
view post Posted on 4/11/2015, 10:10
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
18,285

Status:


Forse non piacciono le ridondanze, non saprei. Altri motivi non riesco a trovarli, effettivamente
 
Top
enricocr
view post Posted on 4/11/2015, 16:16




vado a memoria, ma in materia "fiscale" i rimborsi spese non sono tassati e non vanno nemmeno dichiarati da chi li percepisce (forse oltre un certo valore cumulato annuo, ma comunque essendo un "rimborso" non sono comunque tassati);

diverso è per una retribuzione, che sia fatta sotto forma di "parcella" emessa da un appartenente ad un qualche ordine professionale, ad una ricevuta fiscale emessa da un soggetto individuale, o ad una fattura emessa da una azienda o attività commerciale, alle quali si applicano, a seconda dei casi, ritenute d' acconto, IVA, versamenti previdenziali ecc.ecc., e che comportano, per chi le emette, ad effettuare una dichiarazione dei redditi, tradotto in parole povere : A PAGARCI LE TASSE SOPRA.

Quindi la differenza non è poca.
 
Top
281 replies since 17/3/2015, 14:21   6769 views
  Share