Che l'età degli elicotteri non sia stata inclusa fra i parametri di qualità lo considero un fatto positivo.
Invece, riguardo a ciò che desiderano gli operatori sanitari, ho l'impressione che le idee siano tutt'altro che chiare.
Sulla PC1 ci sono voluti vent'anni affinchè capissero che la CAT A era un requisito di certificazione e non una garanzia di poter operare in quella classe di prestazioni a prescindere dal contesto.
Sul fatto che:
CITAZIONE
macchine moderne, dotate di prestazioni decenti a pesi coerenti con l'utilizzo, dotati di glass-cockpit, PBN e altre amenità (...) rendono il lavoro già complesso di suo un po' meno complesso
credo siano opportune alcune considerazioni.
A patto che se ne capisca a sufficienza la complessità, le macchine moderne rendono assai meno complesso e faticoso il lavoro tradizionale, quello, per intenderci, che si faceva già prima del loro avvento; quello che in alcuni casi ci volevano due maroni così per farlo e che oggi permette a molti più piloti di avvicinarsi a tipi di operazioni che richiedevano livelli di addestramento ed esperienza assai maggiori di quelli che possiedono, perchè la macchina ci mette molto di suo.
Le macchine moderne, inoltre, permettono di potersi addentrare in territori operativi, laddove una volta si indicava di non avventurarsi perchè: "hic sunt leones". Già in giro c'è chi ha un'idea molto personale della PBN.
In altre parole, il livello dell'asticella si alza, quindi, anche se saltare con le molle sotto i piedi è relativamente facile, la complessità operativa oggettivamente aumenta e con essa la complessità delle decisioni da prendere in un contessto di aspettative sempre maggiori da soddisfare.