| Bhe, prima che la Airbus si prendesse la Aerospatiale, aveva creato il Dauphin: i primi erano monoturbina e avevano un triciclo fisso posteriore, poi arrivò la versione coi pattini, infine il biturbina coi carrelli retrattili a triciclo anteriore. Il punto è che l'innovaazione tecnologica non si misura dal tipo di carrello. Certo, provare un elicottero sull'Himalaya, è ovvio che abbia dei seri e grossi problemi. Il 350 (che sia B12, B2, B3 o quant'altro) ci è arrivato una volta solo per un soccorso, ma svuotandolo di ogni peso, rimuovendo sedili e col minimo di carburante (era dell'aeronautica nepalese) e ridecollando "in discesa", non proprio sollevandosi. Ma sono casi limite, non il normale impiego. 109 Trekker (coi pattini) e 169 ugualmente coi pattini sono solo delle richieste di un singolo committente, che ha quasi sempre avuto elicotteri coi pattini (47, 206 e 212) se escludiamo i 109 Hirundo e Nexus. Se avrà successo con loro, probabilmente seguiranno ordini di altri potenziali clienti, chi lo sa? Il 350 era la scommessa della Aerospatiale, vinta, poi è diventato la punta di diamante della Eurocopter e ora la Airbus, comprandosi tutto il pacchetto, ha deciso di proseguire anche con la sua modernizzazione ma, essendo tutti i suoi modeli ex-Aerospatiale (o, ancora piu retroattivamente, ex-Soud-Aviation) come Puma, Lama, Dauphin, eccetera, è ovvio che ora vuole sviluppare qualcosa di nuovo, che non sia stato ereditato dalla Sud-Aviation o dalla Aerospatiale o dalla Eurocopter. Ed ecco quindi comparire il 175, un prodotto totalmente della Airbus.
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