www.repubblica.it/economia/2022/12...enza-379701626/"Voli in elicottero per Vip, manager e turisti senza avere la licenza". I sospetti dell'Antitrust su due società
di Aldo Fontanarosa
ROMA - La notizia non farà piacere ai Vip, ai manager, ai turisti che sono saliti su questi elicotteri per piacere o per raggiungere prima una città dove chiudere un affare. L'Autorità Antitrust - garante dei diritti dei consumatori - sospetta che due società italiane abbiano fornito il servizio (cioè il volo in elicottero) senza avere i necessari titoli abilitativi, dunque senza licenza.
L'Antitrust ha aperto un'istruttoria e chiesto informazioni a entrambe le società. Il suo obiettivo è verificare se le due società abbiano messo in atto una "pratica commerciale scorretta". In altre parole, vuole capire se le due società abbiano convinto le persone a comprare il servizio di volo sulla base di titoli e credenziali che non avevano per davvero.
Il sorvolo di Pompei
La prima società ha uffici tra Firenze, Roma e Milano. Questa società lavora sia con i turisti e sia con i manager. Ai primi offre - per fare un esempio - il sorvolo delle bellezze del Golfo di Napoli, l'atterraggio nell'eliporto di Sorrento, il trasferimento in auto a Massa Lubrense per mangiare, il viaggio di ritorno con sorvolo - stavolta - del Vesuvio e di Pompei.
Offre anche, tre le altre cose:
- un tour nelle zone del Chianti e della Val d'Orcia, con atterraggio e visita alle cantine del vino;
- un viaggio fino all'Isola d'Elba - stavolta con un aereo ultraleggerio - atterraggio e pranzo in spiaggia.
Agli uomini di affari propone invece collegamenti con le principali città italiane, anche grazie a dieci basi operative nel Paese; ma anche con località di Austria, Francia e Svizzera.
Il confronto con l'Enac
Nella sua indagine, l'Antitrust ha dialogato con l'Enac (il garante della nostra sicurezza aerea). E, sulla base della risposta che Enac ha inviato, l'Antitrust scrive: "Risulta che il professionista svolge la propria attività in assenza dei previsti titoli autorizzatori".
Più in dettaglio, il sito della società cita quattro titoli per volare - i certificati Coa, Camo, Cola e Hofo - "di cui non risulta traccia presso Enac". Non solo. Il sito della società indica sia l'Enac e sia l'Agenzia europea per la Sicurezza aerea (Easa) come suoi partner.
Il tour su Venezia
La seconda società è specializzata nel sorvolo di Venezia, di Chioggia e di Iesolo. Offre il servizio ai turisti, ed anche alle società televisive che vogliono fare delle riprese dall'alto di quelle meravigliose località. I prezzi oscillano tra i 130 e i 330 euro a persona a seconda della destinazione e della durata del viaggio (da 10 minuti a un massimo di 30).
Anche in questo caso, l'Antitrust dialoga con l'Enac. Quindi scrive: "Risulta che il professionista svolge la propria attività in assenza dei previsti titoli autorizzatori".
Le informazioni
A entrambe le società, l'Antitrust chiede di inviare i titoli autorizzativi di cui dispongono e notizie dettagliate sulle campagne pubblicitarie messe in campo per attirare i viaggiatori. Le società rischiano una prima multa da 2000 a 20000 euro nel caso neghino all'Antitrust le informazioni richieste; da 4000 a 40000 mila euro se dovessero trasmettere notizie "non veritiere".
Ore, le sue società vanno considerate come "presunte innocenti" fino al verdetto dell'Antitrust e poi dei giudici amministrativi (cui si può ricorrere contro gli eventuali provvedimenti di condanna dell'Antitrust). Con questo spirito, Repubblica ha scritto a entrambe le società per chiedere una loro posizione, ma non ha ricevuto risposta.