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Posts written by il MiB

view post Posted: 8/3/2024, 22:21 Elisoccorso Umbria - elisoccorso/hems
CITAZIONE (pari @ 8/3/2024, 16:12) 
Mib con tutto rispetto, parli di cose che non conosci. Lascia perdere, fai più bella figura.

Parlo da paziente che vorrebbe di usufruire di certi servizi, cui prima usufruiva, e se ne lamenta.
Quindi il tuo commento non ha proprio alcuna ragione di esistere

CITAZIONE (Cat383 @ 8/3/2024, 18:52) 
Alcune cose condivisibili, altre un po’ “populiste”… diciamo che la centralizzazione dei servizi serve a dare qualità, visto che un medico che vede 100 pazienti è più competente di uno che ne vede 3 (figurati sulle tecniche, ecc). Oltre al fatto che l’ospedale più grosso sarà più attrattivo (per cui personale di livello più alto) e quindi a livello di qualità ci sarà più possibilità di farla, così come formazione, ecc..

E non è una questione di “attesa”, ma di tempistiche di presa a carico delle patologie tempo-dipendenti. Il problema, quindi, sorge quando a mancare sono i servizi d’urgenza con la scusa che c’è l’elicottero, soprattutto in aree mal collegate via strada e, magari, dove il sistema 118 è fermo al 1980 ed è basato sui laici (come in Lombardia). Poi vabbè, ci son problemi enormi sotto (sovvenzioni e convenzioni con istituti privati in primis..) che rendono il tutto ancora più discutibile, ma lì c’entra relativamente con l’elisoccorso..

Sono d'accordo con te, Cat, ma piu che altro mi lamentavo della chiusura dei tanti piccoli ed efficentissimi pronto soccorsi. Poi ovvio che un gigantesco repartone regionale di oncologia o cardiologia o atro di specializzato, sembri comunque una buona pensata.
Il dubbio sorge se non l'abbiano fatto piu per soldi che per efficenza. E sorprende il fatto che, in un paese in cui si protesta in piazza per delle vere sciocchezze talvolta neanche importanti per la propria vita, nessuno abbia mai manifestato per tutti sti tagli alla sanità. Forse perchè, vedendo ovunque elicotteri (sia nelle notizie che dal vero) e sapendone le altissime cifre in ballo, si tanquillizzano facilmente.
view post Posted: 8/3/2024, 15:20 Elisoccorso Umbria - elisoccorso/hems
Io queso lo scrivevo e lo dicevo gia da anni, anche qui dentro, e per questo mi sono anche beccato critiche e improperi della serie "Come ti permetti" o "Come osi": l'elicottero è l'assett piu vistoso della sanità regionale, quindi ovvio che piu chiuderanno ospedaletti-satellite, piu daranno spazio a notizie sugli elicotteri.
Inoltre è molto costoso, quindi è un'ottima tavola dove mangiare tutti e fare delle belle creste.
Nonostante ciò, aprire una base HEMS dovrebbe essere la cosa meno costosa e piu semplice che si posa fare in sanità: uno spiazzo , una baracchetta per gli alloggi, un hangar, alacci luce e acqua, tutto il resto asfalfato. Teoricamente, non ci vuole nulla, burocrazia ENAC a parte, si intende (tutte le omologazioni e autorizzazioni, l'antincendio, le luci noturne, eventuali radioassistenze IFR...)

Dalle mie parti, Ancona, c'è un gigantesco ospedale regionale, dove c'è tutto (ma davvero TUTTO, e notare l'aggettivo regionale), e ci sono alcuni paesini satelliti, equidistanti tra loro una ventina di chilometri, mediamente, e ogni paesino aveva il suo ospedalino, col suo bel prontosoccorsine dentro. Ce n'erano una mezza dozzina: Castelfidado, Loreto, Osimo, Camerano, Recanati...tuti chiusi. O meglio, chiusi tutti i pronti soccorso, dove non c'era praticamente quasi mai fila, neppure in estate (nonostante sia una zona turistica balneare) ed era solertissimi, forse con piu gente di quanto ne serviva.
Io tante volte, da ragazzo, mi facevo male, mi incerottavo alla bell'è meglio, guidavo fino al pronto soccorso di Loreto (piccolissimo), mi facevo una mezzoretta di fila, un'ora al massimo (piu di due o tre persone prima di me non c'erano mai), e nel giro di un ora mi medicavano, mi vaccinavano, mi mandavano pure a far le lastre eventualmente, ed ero gia agli sportelli a pagare il ticket. Velocissimi.
Oggi invece, nell'unico pronto soccorso rimasto in TUTTA la regione Marche (!!!) si fanno attese per ore e ore, molto spesso tutto il giorno, e ovviamente i codici verdi vengono totalmente ignorati, dando precedenza solo a chi arriva con l'ambulanza (auto o eli) e scavalca spesso la fila.
Per queste chiusure nessuno ha mai manifestato, nessun corteo,m nessun tumulto o sommossa, niente di niente.
Personalmente ho preso a curarmi da solo le ferite, a fare finte che non esiste alcuna sanità (non posso perdere un giorno intero stando seduto su scomode panche per farmi metere dei punti) e a capire che la vita è breve e che non sopravviverò a lungo senza cure. Non so cosa farò in caso di ossa rotte, poichè non sarei in grado di ingessarmele da solo (forse chiamando un'ambulanza si, però) ma se riescono a sopravvivere in nazioni dove la sanità non c'è per davvero, forse ce la posso fare anche io.

Tornando in tema, e tornando al fatto che l'elicottero è un assett costosissimo, credo che chiudere tutti i pronto soccorsi decentralizzati per avere piu soldi per piu elicotteri ("piu"....quasi sempre due anzichè uno solo, e me cojoni!) sia una stronzata galattica, un grave errore e un autogol gigantesco.
La sanità deve funzionare, non "farsi vedere".
view post Posted: 5/3/2024, 15:04 Quinto incidente SuperPuma nel Mare del Nord - Trasporto offshore petrolifero
CITAZIONE (ars2 @ 30/4/2016, 11:54) 
...non c'è niente da perseguire, la foto è stata messa su pagine private di FB, per quanto riguarda il nome lo sò benissimo come si chiama e di dove è originario ma ritengo che siano informazioni perfettamente inutili da divulgare.

www.sempionenews.it/cronaca/cerro-...eduto-norvegia/

CITAZIONE
Era di Cerro Maggiore, Michele Vimercati, il pilota deceduto in Norvegia
Aveva fatto gli studi all’IS Carlo Dell’Acqua, il pilota cerrese, deceduto nell’incidente in Norvegia che ha provocato 13 vittime

Cerro Maggiore – Legnano – Aveva fatto gli studi all’IS Carlo Dell’Acqua, il pilota Cerrese, unico italiano deceduto nell’incidente a Bergen in Norvegia che ha provocato 13 vittime

Si chiamava Michele Vimercati e aveva 45 anni. E’ morto il 29 aprile, nel disastro aereo accaduto a Bergen, in Norvegia. L’elicottero che stava pilotando, un Eurocopter appartenente alla CHC Helikopter Service AS., azienda che noleggia elicotteri, trasportava diversi specialisti della Statoil, è caduto vicino all’isola di Turoey, nel mare del Nord, dopo il distacco del rotore principale. 13 le vittime, di cui 11 norvegesi, 1 inglese e Michele Vimercati. Il suo corpo è stato fra i primi che i soccorsi, intervenuti il prima possibile, hanno recuperato.
Michele Vimercati faceva la spola fra una delle piattaforme petrolifere della Statoil, la Brage, e la città norvegese di Bergen. L’incidente è avvenuto ad un’ora di volo dalla terraferma. Non si conoscono ancora le cause dell’incidente, ma diversi testimoni parlano di un fumo spesso, nero e persistente.. Non siamo in grado di pubblicare la data ed il luogo dei funerali: appena possibile
Alla famiglia, ai parenti le piu’ sentite condoglianze dalla redazione di Sempionenews
view post Posted: 5/3/2024, 14:39 AW 189: Bristow ne ordina 10 e ne oipziona altri 10 - news & eventi
Ah ecco, quindi per "225" intendevi il vecchio 332, ossia il Puma...e non potevi chiamarlo così? :lol: :lol:
Con tutti sti numeri (che i francesi sembrano appioppare a caso) anzichè i nomi, ricordarseli tutti è un colpo. Credevo che parlassi del nuovo elicottero medio francese, quello tutto spigoloso (di cui non ricordo il numero: una volta si usavano i nomi)
view post Posted: 5/3/2024, 11:32 AW 189: Bristow ne ordina 10 e ne oipziona altri 10 - news & eventi
Disavventure dell'H-225? Quali?
E' comunque risaputo che la Agusta prima, la Agusta Westland poi, e la Leonardo Finmeccanica, hanno sempre avuto una politica commerciale un po...aggressiva. Ecco anche spiegato il perchè di tanti cambi di nome, se non volevano perdere azioni in borsa e conseguentemente investitori
view post Posted: 4/3/2024, 18:59 Elicotteri d'addestramento interforze - forze armate & corpi dello stato/armed forces
Stavo riflettendo che i 500 della Foerstale, oggi passati ai Carabiieri, non avranno vita lunga. La GdF ha gia radiato i suoi 500, mentre l'AMI ancora li usa a Frosinone per l'addestramento primario per ogni ente statale: EI, MM, AMI, GdF, PS, CC, GC e VVF.
Contando ormai anche una certa obsolescenza del progetto 500, e il fatto che ormai tutti usano mezzi biturbina, non sarebbe il caso di cambiare la linea di volo a Frosinone, con qualcosa di piu moderno e piu in linea con le attuali esigenze e con ciò che hanno in linea gli altri enti?
Ad esempio unn buon sostituto potrebbe essere il 169 dotato di pattini, peraltro gia utilizzati dalla GdF, dai CC e dall'AvEs.
Oppurer, se si vuole rimanere con i monoturbina, si potrebbe optare per i 119 Koala, gia utilizzati in USA per l'addestramento basico dei piloti della US Navy, della US Coast Guard e dei Marines.
Quanto ancora resisteranno i 500 dell'AMI?
view post Posted: 26/2/2024, 15:25 AB-212 A.M.I. - cerimonia di radiazione - forze armate & corpi dello stato/armed forces
Non avrei mai immaginato...pensavo che avessero radiato 206 e 212 e volassero solo su 109 e 139. Chiaramente mi sbagliavo
view post Posted: 26/2/2024, 09:34 AB-212 A.M.I. - cerimonia di radiazione - forze armate & corpi dello stato/armed forces
Mi pare che i 212 li avevano solo AMI, PS, MM e, in minima parte, l'AvEs. Ma credo che li abbiano radiati tuti, credo. Non ne sono sicuro
view post Posted: 23/2/2024, 12:05 "SUPER LAMA" - Lavoro al gancio / longline
All'estero dovrebbe essere ancora "volante" senza particolari problemi burocratici, mentre in Europa, ultimamente presa da una folle isteria di buttare via tutto e forzare al "nuovo", sapevo ce lo avevano interrotto.
Forse alcuni Lama volano ancora in quanto privati: sarebbe posibile che, senza il TC, siano stati intestati a privati e che le aziende di lavoro aereo con regolare COA li noleggino da privati? Ovviamente pilotati da piloti con CPL-H o ATPL-H.
O forse alcuni esemplari di Lama hanno avuto una proroga "personale", caso per caso.
Non conosco la normativa, ma ragiono per come mi comporterei io se fossi la Eurocopter (ora Airbus Helico), la EASA o l'ENAC
view post Posted: 21/2/2024, 13:21 Intervista a Maurizio Folini - news & eventi
https://www.montagna.tv/233295/maurizio-fo...ero-sugli-8000/

CITAZIONE
Maurizio Folini, salvare vite in elicottero sugli 8000
Il “pilota degli ottomila” è nato e vive in Valtellina. Qualche anno fa ha recuperato un alpinista in difficoltà a 7800 metri. Oggi continua a intervenire ad alta quota e lavora per formare i piloti del Nepal
Photo of Stefano Ardito Stefano Ardito 20 Febbraio 2024
0 4 minutes read

Sugli “ottomila” del Nepal lavora un pilota italiano famoso. Maurizio Folini, 58 anni, nato e residente in Valtellina, è noto per aver recuperato decine di alpinisti in difficoltà oltre i 7000 metri, una quota che in passato sembrava proibitiva.

In questi giorni lavora sulle Alpi, tra Valtellina ed Engadina. All’inizio di aprile, per un paio di mesi, si trasferirà a Kathmandu, e inizierà a volare verso l’Everest, il Dhaulagiri, il Kangchenjunga e le altre grandi vette dell’Himalaya.

Così facendo, Folini insegnerà il mestiere ai piloti nepalesi e agli Sherpa che accompagnano le spedizioni, e che devono sapere cosa fare quando un cliente rischia di morire a causa dei congelamenti o di un edema polmonare o cerebrale, e non può essere riportato a valle via terra.

In questa intervista Maurizio ci racconta il suo lungo apprendistato e qualche trucco del mestiere. A farlo diventare il “pilota degli ottomila” è stata la stessa passione che, in passato, gli ha fatto conseguire il brevetto di guida alpina.

A che quota ha effettuato il suo soccorso più alto?


A 7800 metri, poco sotto il Colle Sud dell’Everest. E’ utile ricordare che la velocità dà portanza a un elicottero, e quindi lo aiuta a restare in aria. Per fare un soccorso bisogna fermarsi, noi piloti parliamo di hovering, e l’aria ti aiuta di meno.

Che differenze ci sono tra i soccorsi con l’elicottero sulle Alpi e in Himalaya?

La differenza principale è la quota. Per recuperare un alpinista a 7000 metri e più devo alleggerire l’elicottero, togliendo i sedili non necessari e caricando poco carburante. Anche il verricello non c’è perché pesa. Si usa la longline, una corda, doppia per sicurezza, appesa al gancio baricentrico dell’elicottero. Se la quota e il meteo lo consentono si decolla con uno Sherpa agganciato. Altrimenti mi fermo sulla verticale e un soccorritore, da terra, aggancia la persona da evacuare alla longline.

Quante volte ha fatto questa manovra in Himalaya?

Nel 2023 ho fatto più di 30 soccorsi con la longline, e circa 50 atterrando con l’elicottero al campo II dell’Everest, 6200 metri. Al campo-base c’è un posto di medicazione della Himalayan Rescue Association.

Raccontata così sembra facile…

Invece è difficilissimo. Ci vuole una grande esperienza del pilota, e gli Sherpa devono sapere quel che stanno facendo. Comunicare è difficile, perché chi sta sulla verticale di un elicottero non sente nulla, e spesso ci si capisce a gesti. C’è anche il problema dell’ossigeno, che si usa oltre i 4000 metri di quota. La maschera rende difficile usare la radio, di solito si usano delle cannule nel naso, ma si riesce a inspirare poco.

Nel 1996, dopo la bufera resa celebre da “Aria sottile” di Jon Krakauer, il recupero in elicottero di un alpinista a 6200 metri è stato un exploit incredibile. Cosa è migliorato negli ultimi anni?


C’è stato un progresso tecnico degli elicotteri, i nuovi H125 della Airbus sono più potenti dei vecchi modelli. Sono migliorati l’avionica e i GPS. Ed è molto aumentata l’esperienza dei piloti.

Facciamo un passo indietro. Perché è diventato pilota di elicottero? E come ha fatto?

Alla base di tutto c’è una grande passione per la montagna. Arrampicavo, facevo scialpinismo, sono diventato guida alpina, volavo in parapendio e in deltaplano. Ho deciso di dedicarmi agli elicotteri, ho frequentato un corso in California investendo una montagna di soldi. Ho ottenuto il brevetto, e poi ho dovuto ricominciare da zero.

In che senso?

Il brevetto di pilota significa che sai far volare un elicottero da un punto all’altro. Imparare a volare in montagna, e a trasportare carichi appesi al gancio baricentrico, richiede anni di esperienza, e dalle 4.000 alle 5.000 ore di volo.

Com’è arrivato in Nepal?

Quasi per caso. La Leonardo mi ha chiesto di fare dei voli dimostrativi per dei clienti nepalesi. Io mi sono guardato intorno, ho cercato un modo per riuscire a volare e a lavorare anche lì. Ci sono riuscito.

Torniamo alle differenze tra l’Himalaya e le Alpi…


Tra Kathmandu e il campo-base dell’Everest c’è l’aeroporto di Lukla, volano molti elicotteri, è facile avere informazioni. Altrove non hai punti di riferimento, se il tempo peggiora capita di dover atterrare e passare la notte in un lodge a 5000 metri. Sulle Alpi abbiamo i furgoni che ci attendono per fare rifornimento, in Nepal lasciamo taniche di carburante in punti strategici.

Per chi lavora oggi?

Sulle Alpi per la Heli-Bernina, in Engadina, e per la Heli-Austria, che nonostante il nome è italiana. In Nepal per la Kailash Helicopter Services.

Chi ha inventato il modo moderno di volare (e di fare soccorsi) con l’elicottero in montagna?


Nelle Alpi abbiamo iniziato negli anni Cinquanta a fare soccorso in montagna, poi sono cambiati gli elicotteri e le loro prestazioni. In Europa, e specialmente in Svizzera, c’è una formazione specifica per il volo in montagna. Da dieci anni lavoriamo per trasferirla ai piloti nepalesi.

Questo vale anche per le operazioni con la longline?

Sì. Tenga presente che per iniziare la formazione per queste operazioni, che in gergo si chiamano HEC (Human External Cargo) occorrono almeno 5.000 ore di volo in qualsiasi condizione meteo. Non ci sono scorciatoie, chi le cerca mette in pericolo la sua vita e quella degli altri.

Formare i piloti nepalesi è sufficiente?

No, bisogna formare anche il personale a terra. Uno Sherpa a 7500 metri, con un cliente che sta male e non è cosciente, deve saper fare le manovre a memoria.

Cosa significa “noi”? Quanti piloti sono in grado di lavorare e di fare soccorsi in “long line” ad altissima quota?

Pochi, meno di una decina.

In cosa consiste il suo lavoro sulle Alpi?

In Italia e in Svizzera faccio moltissimi trasporti di materiali, verso rifugi e cantieri, e poi voli turistici, fotografici o per il distacco artificiale delle valanghe con esplosivi. In caso di incidente o valanga intervengono gli elicotteri del Soccorso Alpino, però capita spesso di fare un primo sopralluogo, o di portare soccorritori sul sito.

E in Nepal?

Molti soccorsi, come ho già detto, e molti trasporti di materiale anche lì. Trasportare carichi porta reddito alle aziende di elicotteri e insegna ai piloti a volare. Le aziende che investono sulla formazione dei piloti, in futuro, potranno fare operazioni di soccorso HEC con la longline.

Chi fa partire le operazioni di soccorso?

Alpinisti, trekker e Sherpa devono avere un’assicurazione. In caso di bisogno, l’agenzia che organizza il viaggio deve organizzare il soccorso e coordinare le aziende di elicotteri e le compagnie di assicurazione

Capita che qualcuno che non sta male ne approfitti, scendendo a spese dell’assicurazione?

In passato succedeva, ora no. Per ogni soccorso si deve fare richiesta all’Aviazione civile. A volte i controlli vengono effettuati da personale delle compagnie di assicurazione. Oggi chi bara paga.

Le capita di portare Sherpa o alpinisti in salita?

No, anche questo è vietato. Quando salgo al campo I o al campo II dell’Everest porto cibo, corde, bombole di ossigeno. Così riduco i pericolosi andirivieni dei portatori nell’Icefall, la seraccata.

Lei continua a fare anche la guida alpina?


Sì, nei weekend invernali faccio spesso scialpinismo con i clienti. Mi piace, ed essere allenato fisicamente e alla quota è utile anche per il mio lavoro di pilota.

Le serve, quando pilota un elicottero in montagna, essere anche guida alpina?


Sì. Volare in montagna con un elicottero ed essere guide alpine (o buoni alpinisti) aiuta a leggere e interpretare i messaggi che la montagna ci dà. Sono due lavori complementari.
view post Posted: 20/2/2024, 23:32 AB-212 A.M.I. - cerimonia di radiazione - forze armate & corpi dello stato/armed forces
https://www.casertanews.it/attualita/elico...braio-2024.html

CITAZIONE
L'elicottero dell'Aeronautica va in pensione dopo 40 anni: l'ultimo volo nel casertano

La cerimonia sarà presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti


Giovedì 22 febbraio, nell'aeroporto militare di Grazzanise, sede del 9° Stormo dell’Aeronautica Militare, verrà evento celebrato l'ultimo volo dell’elicottero HH-212A.

L’iconico elicottero smetterà di essere operativo nell'Aeronautica Militare dopo circa 40 anni di attività che l’hanno visto protagonista, insieme agli equipaggi, in numerose missioni operative sia fuori dai confini nazionali come in Afghanistan che in Italia. L'elicottero HH-212A è stato utilizzato in missioni di ricerca e soccorso come l’alluvione di Sarno o il terremoto d'Ischia.

La cerimonia sarà presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, e vedrà la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, oltre al personale militare e civile dello Stormo e a tutti gli equipaggi di volo oltre al personale specialista che in questi anni sono saliti sul HH-212A.

Sinceramente credevo che, dopo l'acquisizione dell'EH-101 dell'HH-139, il 212 fosse gia stato radiato.
view post Posted: 18/2/2024, 13:32 precipitato Guimbal Cabri Italfly - news & eventi
Direi che è un Cabri. Spero che gli occupanti siano sopravvissuti. Come sempre, da parte del giornalismo italiano, sempre massimo mistero su ogni dettaglio, nomi compresi
view post Posted: 7/2/2024, 20:22 Presentazione - presentazioni/presentations
Ah ecco, grazie della precisazione. Occorre fare determionati corsi?
16786 replies since 9/3/2009