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Vigili del Fuoco

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view post Posted on 2/5/2023, 14:16
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CITAZIONE (rotorblade2 @ 2/5/2023, 12:13) 
https://www.huppy.it/download/168302167044..._T2_del_118.mp4

...la non idonea posizione dell'operatore e del carico trasportato.....sommata alla conformazione del terreno sottostante....all'impossibilità di traslare e "all'importanza" del flusso rotore.......generano questo tipo di problematiche!!!

...osceno, ma quello che mi stupisce di più è che l'equipaggio abbia continuato a recuperare, peggiorando la situazione, quando poteva invece andare in traslazione a metter aria sotto la pancia per poter anche allungare il cavo e arrestare la rotazione

CITAZIONE (rotorblade2 @ 2/5/2023, 13:39) 
CITAZIONE (pilotastro @ 2/5/2023, 13:18) 
Tornando ai VVF

....sicuramente l'orografia del terreno sottostante "sporca" il downwash, vale anche per il T2, favorendo l'innesco della rotazione del SAF....e a quel punto non so se esistevano azioni correttive per mitigarne gli effetti!!!.......( mio personalissimo e umilissimo pensiero)

per il 412 non so; per quello che conosco di quel sistema probabilmente no. Per il BK e credo anche per il 139/169 la possibilità di recuperare in traslazione permette di portare il carico fuori dal downwash e di esporlo a venti relativi orizzontali che di solito smorzano la rotazione. Col BK, se non ricordo male, il limite è di 60 nodi, ma solitamente ne bastano la metà o meno.
 
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view post Posted on 2/5/2023, 15:13

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..effettivamente penso ,credo, che l'operatore al verricello vedesse l'assetto e il carico ..e poteva/doveva non iniziare il recupero.....come l'operatore VVF poteva/doveva assicurarsi il corretto assetto e centraggio del carico prima di iniziare la calata!!!
 
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view post Posted on 2/5/2023, 16:11

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..e forse qua l'azione l'azione correttiva intrapresa non è quella più idonea..

www.huppy.it/download/168304022136...39_Piemonte.mp4



Edited by pilotastro - 5/5/2023, 08:47
 
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view post Posted on 2/5/2023, 18:29
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Allora, in anni di attività con il verricello sono state identificate molte delle condizioni che possono determinare una rotazione indesiderata del carico, quelle che le possono prevenire, quelle che le possono mitigare e quelle che le possono peggiorare quando si innesca.

La composizione del carico e il modo in cui si espone al downwash una volta sollevato sono un fattore; l'orografia, gli ostacoli circostanti, un altro; la lunghezza del cavo svolto, ecc.

Fino a quando i verricelli non permettevano il recupero del cavo in traslazione l'unico modo per prevenire la rotazione del carico era l'impiego del cordino antirotazione, ma anche quel dispositivo ha dei limiti e i principi non banali del suo utilizzo devono essere ben compresi e richiede molta pratica in chi lo usa. Anche in questo spazio abbiamo visto non pochi errori nel suo impiego.

I verricelli che permettono di essere azionati in traslazione hanno diversi vantaggi, ma anche in questo caso è necessario che gli aspetti aerodinamici dell'operazione siano ben chiari a chi la fa, altrimenti si incorre nelle situazioni che abbiamo visto. Possono comunque presentarsi alcune rare situazioni in cui l'utilizzo del cordino antirotazione rimane la soluzione più sicura. Tranne, ovviamente, che in calata, come per il mal capitato SAF del filmato.

Quando si impiegano verricelli che permettono di operare in traslazione, il primo elemento da tenere in considerazione è la lunghezza del cavo svolto. Le condizioni più favorevoli a innescare una rotazione del carico si hanno per lunghezze del cavo che vanno da 2 a 4 volte il diametro del rotore. in quel campo di lunghezze il carico è esposto a un downwash la cui velocità è doppia rispetto a quella rilevabile appena sotto il disco del rotore. Essendo doppia la velocità del flusso ne consegue che la sua sezione è la metà di quella del disco del rotore. Pertanto il carico, che non è baricentrico, si trova in una regione ai margini tra la vena fluda del downwash e l'aria circostante che è ferma; quindi è sufficinete una piccola oscillazione per farlo uscire e poi rientrare dal downwash. Ogni volta che il carico rientra nel flusso del rotore subisce un'accelerazione che, a seconda della forma più o meno aerodinamica del carico, può innescare una rotazione.

Pertanto, se il verricello è più corto di 2 D (per il BK sono circa 20 metri) no ci sono particolari problemi e, se il carico è confezionato correttamente sale praticamente senza ruotare. un eventuale inizio di rotazione no fa a tempo di degenerare perchè il recuper è piuttosto rapido.

Se il recupero fosse a una lunghezza compresa nel campo critico, se non si utilizza o non è possibile utilizzare il cordino antirotazione, è preferibile allungare il cavo del verricello a lunghezzde maggiori di 4D.
In questo caso, però, non è il verricellista a dover recuperare il carico accorciando il cavo, perchè in questo modo lo farebbe entrare nel campo critico. deve esser eil pilota a sollevare il carico e a iniziare una traslazione appena il verricellisata lo informa che il carico è fuori dagli ostacoli e che la traiettoria è libera..
Una volta acquisita una velocità di circa 30 nodi, col carico esposto a un vento relativo orizzontale e stabile, si può iniziare a recuperare il cavo.
Accorciare il cavo quando il carico non è stabile è un errore perchè, per la legge del pendolo, l'ampiezza dell'osccillazione è inversamente proporzionale alla lunghezza del pendolo e, inoltre, così facendo si avvicina il carico al downwash. Viceversa, allungando il cavo, è maggiore la probabilità che in condizioni di traslazione le eventuali oscillazioni o rotazioni vengano smorzate e il carico si stabilizzi
 
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view post Posted on 3/5/2023, 08:56
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Quoto tutto.

Secondo me la difficoltà del pilota nella situazione in cui deve allungare il cavo per far uscire il carico dal flusso del rotore e traslare per fermarne la rotazione è innanzitutto inerente alla pianificazione dell'operazione e poi psicologica.

La pianificazione: include il possibile distacco del cordino antirotazione oppure la sua verticalità, che lo rende inutile, e quindi l'inevitabile rotazione del carico (medico+barella) e la successiva tattica da mettere in pratica per fermare il carico umano che, ruotando, sarà irrecuperabile in cabina oppure non depositabile nuovamente a terra senza rischiare l'incolumità fisica dei due tizi / tizie appesi al gancio.
Ampliando il discorso, l'atteggiamento "critico" __inteso come attitudine al: "what's next?"__lo potremmo estendere anche al deposito degli operatori a terra sul target e alla loro risalita singolarmente.

Ci sono situazioni in cui è facile traslare via e fermare il carico, ad esempio dalla parete verso valle; altre situazioni in cui NON si può traslare, come nei recuperi in forra o in mezzo ai cavi elettrici in Val Codera (SO) ad esempio. Ci sarebbero dozzine di esempi che comunque sarebbe bene il pilota prendesse in considerazione insieme al suo verricellista, al copilota se presente e a medico, infermiere e soccorritore alpino coinvolti.
Il principio fondante è che seppur i protagonisti delle operazioni siano questi ultimi tre, la responsabilità delle operazioni nel complesso è del pilota in comando (comandante) che è costretto a delegare ad altri le proprie responsabilità (non può vincolare di persona il carico al gancio, per esempio); quindi sarebbe bene che questo chiarisse bene bene a se stesso e agli altri cosa intende fare prima di farlo, chiarisse cosa fare in caso di avarie e problemi, rendesse chiaro a tutti come si procederebbe nei casi varie problematiche venissero fuori durante le operazioni.
Ci sono le procedure operative standard per questo, come ci sono le procedure non standard; queste ultime andrebbero chiarite e tutti gli attori dovrebbero esserne resi edotti.
Esempio: traslare per fermare il carico. Se il pilota e il suo verricellista hanno controllato se esiste o non esiste una traiettoria libera da ostacoli in una direzione verso cui traslare per fermare la barella allora hanno già vinto metà del premio, perchè sapranno cosa fare quando la rotazione diventerà incontrollabile senza farsi prendere dallo startle effect (risposta automatica ad uno stimolo improvviso ed intenso legato alle emozioni).

Qualcuno direbbe che anche l'avaria ad un motore è una possibilità, quindi qualcuno metterebbe il muso a valle e la coda a monte per avere la via di scampo. Ebbene così facendo si minimizzerebbe il ritardo nell'azione di recupero in caso OEI, che ha un impatto statistico di 1x(10alla meno 9) probabilità che accada; ma nel contempo il pilota si metterebbe nella situazione di o non vedere gli ostacoli intorno a se e acchiapparli con le pale oppure di sistemarsi in una posizione che non favorisce l'angolo del cordino antirotazione o la traslazione in avanti del carico rendendo inevitabile la rotazione in calata e in recupero, inabilitando quindi le capacità professionali degli operatori.

La psicologia: il pilota è difficile che abbia voglia di filare o far filare il cavo allontanando il medico e barella dall'ambiente aeronautico (elicottero); lui e il verricellista hanno in mente invece di tirarli su.
Ergo: dato che l'istinto è portarli su a bordo ASAP, filare il cavo per fermare il carico diventa una azione anti-istintiva che se non pianificata in anticipo è impossibile da portare a termine, in special modo se consideriamo che il pilota raramente ha in vista il carico che gira e basa le sue decisioni in quel momento sulle informazioni del verricellista che è impegnato a gestire il carico, mentre il verricellista ha il cavo in mano ma non ha il controllo dell'elicottero e basa le sue decisioni in quel momento sugli ordini impartiti del comandante (più alto in grado).
Tutto questo crea un ritardo nelle decisioni e intanto il carico viene centrifugato.
Questa roba qui va chiarita PRIMA di iniziare i recuperi o le calate al briefing mattutino (obbligatorio) cercando di fare squadra spiegando all'equipaggio sanitario e CNSAS il "Come e Quando" e va ribadita prima dei recuperi o delle calate, prendendosi il tempo necessario per fare le cose bene affinché tutti siano sulla stessa pagina dello stesso libro.

Edited by pilotastro - 3/5/2023, 19:35
 
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view post Posted on 3/5/2023, 10:40
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Prendersi il tempo necessario (per mettersi tutti sulla stessa lunghezza d'onda).
Parole sante.
 
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view post Posted on 3/5/2023, 15:16

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Voi non avete idea - o magari ce l'avete - di quanto esplicitare questi concetti sia PREZIOSO per qualsiasi operazione di soccorso, anche ben lontana dal mondo degli elicotteri.

Pianificare le azioni, coordinarsi, essere pronti ad un piano B e, non ultimo, avere ben chiare le responsabilità all'interno di una equipe eterogenea sono dei baluardi preziosi ed imprescindibili.

E per mettere così in chiaro certe modalità operative PROFESSIONALI vi ringrazio
 
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view post Posted on 3/5/2023, 18:50

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...io invece sono piacevolmente stupito dal fatto che un post di un' operazione svolta dai VVF, con qualche chiara ed evidente problematica, non sia finita, come nella stragrande maggioranza delle volte,in caciara!! ....mah... :=/:
 
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view post Posted on 3/5/2023, 19:50
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E s’invecchia….
 
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view post Posted on 4/5/2023, 05:13
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CITAZIONE (rotorblade2 @ 3/5/2023, 19:50) 
...io invece sono piacevolmente stupito dal fatto che un post di un' operazione svolta dai VVF, con qualche chiara ed evidente problematica, non sia finita, come nella stragrande maggioranza delle volte,in caciara!! ....mah... :=/:

forse quelli che amano puntare il dito lo hanno momentaneamente impegnato a pulirsi le camere :P :woot: :XD:
 
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view post Posted on 5/5/2023, 08:23
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CITAZIONE (Grasso_Malghese @ 2/5/2023, 19:29) 
megacut-----

Le condizioni più favorevoli a innescare una rotazione del carico si hanno per lunghezze del cavo che vanno da 2 a 4 volte il diametro del rotore. in quel campo di lunghezze il carico è esposto a un downwash la cui velocità è doppia rispetto a quella rilevabile appena sotto il disco del rotore. Essendo doppia la velocità del flusso ne consegue che la sua sezione è la metà di quella del disco del rotore. Pertanto il carico, che non è baricentrico, si trova in una regione ai margini tra la vena fluda del downwash e l'aria circostante che è ferma; quindi è sufficinete una piccola oscillazione per farlo uscire e poi rientrare dal downwash. Ogni volta che il carico rientra nel flusso del rotore subisce un'accelerazione che, a seconda della forma più o meno aerodinamica del carico, può innescare una rotazione.

megacut-----

Generalmente la traslazione in avanti e un cavo del verricello lungo aiutano a NON far girare il carico non baricentrico appeso al gancio del verricello di soccorso.
L'Airbus H145 lo sappiamo tutti che è un BK117 ancora prevalentemente di origini teutoniche, il rotore è Bölkow acrobatico fino al D2, poi dal D3 sarà diverso.
Guardando l'elicottero dall'alto, ha un rotore principale che gira in senso antiorario e la sua zona anti-rotativa della portanza con vento relativo in prua si sviluppa nella parte sinistra del disco rotore, sotto la pala retrocedente a partire dalla radice verso la metà della pala stessa e in corrispondenza della posizione del verricello montato a sinistra.
Sotto la zona anti-rotativa il flusso del rotore è meno forte che nella parte opposta del disco rotore a destra; in volo la zona anti-rotativa è compensata dal flappeggio della pala avanzante e dall'aumento di passo della pala retrocedente, entro certi limiti.
In hovering e totale assenza di vento il rotore non ha una zona anti-rotativa ma bastano 10 nodi di vento in prua per far si che la pala avanzante produca più portanza e quella retrocedente ne produca di meno innescando così una zona anti rotativa a sinistra che come conseguenza genera un downwash del rotore principale meno pronunciato.
Ne consegue che in certe condizioni di vento, orografia , aerodinamica e lunghezza del cavo del verricello, se il pilota di un BK con verricello montato a sinistra verricella col vento in prua e/o in traslazione indurrà il carico umano posizionato a 2D sotto il rotore a ruotare meno rispetto ad altre macchine con il verricello montato a destra.
My opinion
 
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view post Posted on 5/5/2023, 17:25
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Bella spiegazione.
Quello che posso dire, a livello empirico, è che quando il carico iniziava a girare era sufficiente andare in traslazione per arrestare la rotazione. Solitamente si accelerava senza recuperare, a volte anche a 50 nodi se necessario. Non ricordo una volta che il carico non si sia stabilizzato. Una volta stabile si rallentava a una ventina di nodi e si completava il recupero.
 
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view post Posted on 6/5/2023, 20:32
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CITAZIONE
Ne consegue che in certe condizioni di vento, orografia , aerodinamica e lunghezza del cavo del verricello, se il pilota di un BK con verricello montato a sinistra verricella col vento in prua e/o in traslazione indurrà il carico umano posizionato a 2D sotto il rotore a ruotare meno rispetto ad altre macchine con il verricello montato a destra.

Quindi esiste un razionale per montarlo a sinistra.

Anzi, considerato che il Pilota in comando siede a destra, abbiamo un secondo motivo: permettere il passaggio sul pattino del verricellista (solo su macchine SP in VFR Diurno)

Dico giusto?
 
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view post Posted on 6/5/2023, 23:15
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In origine ai tempi del BK117A c'era una limitazione di centramento laterale incompatibile con il verricello a destra in relazione col peso massimo al decollo della macchina che era 3200kg; quindi il costruttore nel 1982 ha predisposto il montaggio del verricello solamente a sinistra.
Poi, credo dai modello C nel 1999, il verricello si è potuto montare da entrambi i lati; ciò nonostante chi usava la macchina da tempo si era abituato al verricello a sinistra e così si è creata l'abitudine di tenerlo a sinistra. Di conseguenza si è creato quello standard per piloti, tecnici, personale medico e soccorritori alpini che dura da decenni.
Quella cosa che citi riguardo il passaggio del verricellista sul pattino senza fare campo base è del 2020; aiuta ma non è un problema dato che il verricellista può anche partire direttamente seduto dietro se sussistono certe condizioni.
E poi c'è chi se ne frega: la Gendarmeria Francese, Wiking GmbH come chiunque usi quella macchina per operazioni HHO sull'acqua monta il verricello a destra perché dicono che è più facile da usare visto che il pilota sta seduto dallo stesso lato.
 
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view post Posted on 7/5/2023, 06:15
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sul mare non ne dubito, ma per il resto non credo che faccia molta differenza
 
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