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Sciopero per il ventennale del NON rinnovo del contratto nazionale di lavoro

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view post Posted on 18/7/2023, 18:01
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https://www.lastampa.it/economia/2023/07/1...tuale-12951475/

Data la delicatezza delle loro mansioni scioperaranno sì, ma in maniera virtuale, senza interrompere il servizio. Domani dalle 10 alle 18 i piloti di elicottero dell’elisoccorso, del servizio antincendio boschivo e dei servizi di collegamento con le piattaforme petrolifere protesteranno per il mancato adeguamento delle retribuzioni e per il contratto collettivo nazionale scaduto da oltre 20 anni.

I sindacati Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo sottolineano che in contratto è così vecchio che “ha ancora le tabelle parametrali delle retribuzioni espresse in lire. Questo è indegno di un paese civile. Parliamo di professionisti altamente specializzati che svolgono un ruolo molto delicato e fondamentale per la sicurezza dei cittadini, la salvaguardia dei servizi essenziali sulle piattaforme petrolifere e la tutela del territorio boschivo”.

“Proprio in virtù dell’importanza del loro lavoro - specificano Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - per questi piloti il diritto di sciopero è ancora più limitato rispetto agli altri lavoratori del trasporto aereo, e per assicurare il servizio ai cittadini, questa azione di protesta si svolgerà in modalità virtuale. I piloti quindi presteranno regolarmente servizio devolvendo però la propria retribuzione all’Ospedale Bambin Gesù di Roma e obbligando le aziende a donare la loro parte”.

https://www.avionews.it/item/1252549-il-se...dei-piloti.html

Il settore elicotteri nazionale in larghissima parte costituito da equipaggi operanti in operazioni ad alto profilo, operazioni speciali come Hems (elisoccorso) ed Aib (antincendio) è costretto allo sciopero per la categoria dei piloti. Ciò è diretta conseguenza della conclusione negativa della seconda fase di raffreddamento, tra l’Associazione elicotteristica italiana (Aei) rappresentativa delle maggiori aziende di settore e le parti sociali che hanno indetto la vertenza, Filt Cgil, Uittrasporti ed Ugl Trasporto aereo, a seguito del mancato riconoscimento dell’adeguamento salariale su base Istat legittimamente richiesto dopo oltre 20 anni di vigenza immutata delle attuali tabelle e legate ancora al Ccnl (Contratto collettivo nazionale di lavoro) da egual tempo scaduto del settore elicotteri.

Nei 22 anni di vigenza del Ccnl si sono susseguite innovazioni operative e normative che hanno aumentato iperbolicamente le attività specializzate dei piloti con una maggior richiesta professionale dettata dall’evoluzione dei sistemi d’uso; basi H24 senza alcun riconoscimento da lavoro usurante notturno, implementamento del volo notturno con sistemi di visione notturna Nvg anche single pilot, che comporta aggravio di addestramenti e maggiore fatica prerazionale, mai misurata o mitigata, corsi on-line obbligatori. Le aziende elicotteristiche hanno sempre ignorato un basilare requisito di tutti i contratti di lavoro (e non) legati agli adeguamenti Istat; motivo per cui hanno sempre richiesto gli adeguamenti di legge alle committenti (per lo più amministrazioni pubbliche) senza però mai riconoscerne una quota parte ai propri piloti. Ciò causa un diffuso malcontento ed insoddisfazione, generato anche dall’impedimento in concreto della disponibilità del proprio tempo per attività di interesse personale e familiare, con effetti sulla tranquillità e serenità nello svolgimento delle delicate mansioni affidate loro giornalmente. A peggiorare la situazione l’atavica mancanza di piano ferie e la reinterpretazione di alcuni articoli del Ccnl che vengono usati per annullare le ferie del personale che vengono parcellizzate e spalmate sui riposi, nonostante le previsioni di legge siano contrarie e sull’argomento si sia già espresso anche il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con una chiara risposta che differisce gli istituiti delle ferie e dei riposi.

Ci troviamo di fronte ad una componente manageriale che non presta attenzione al personale operativo negando, a chi espleta una funzione di primario rilievo professionale nella catena dell’emergenza, il necessario adeguamento economico ma soprattutto la giusta attenzione alla computazione dei riposi e delle ferie, istituti strettamente connessi alla sicurezza delle operazioni, come sottolineato dalla sentenza del Tar Lazio n° 5818 del 2008. Viene così pregiudicata la giusta cultura sociale orientata anche alla tutela del benessere dei dipendenti di prima linea sui quali vengono costantemente fatti gravare i ribassi nelle gare d’appalto non potendo ridurre i costi delle macchine, del carburante e delle manutenzioni. Durante il periodo Covid, i piloti e tecnici di volo, dove seppur operando al fianco della categoria dei medici ed infermieri, condividendone le delicate misure di sicurezza, hanno collaborato al trasporto e ricovero di pazienti infetti, senza condividerne però lo stesso apprezzamento e riconoscimento, anche economico, raddoppiando il carico di lavoro con il raddoppio dei giorni di servizio, e con voli effettuati indossando tute antivirus stagne, maschere e guanti con temperature estive prossime ai 50 gradi in cabina senza alcun tipo di climatizzazione. Nessuno studio di mitigazione della fatica è mai intrapreso, lasciano ai piloti, ed ai comandanti la responsabilità di decidere l’eventuale interruzione del servizio, aumentando ulteriormente la pressione del dover effettuare missioni salvavita. Consci di quanto uno sciopero possa essere dannoso all'utenza e manifestando totale disapprovazione all’essere costretti ad usare tale strumento sociale per poter far valere i nostri diritti, inizialmente opteremo per uno sciopero svolto in modalità virtuale, indetto non per creare danno a chi affida la propria stessa vita al nostro lavoro, ma per mortificare le stesse aziende che ferme sulle loro pretestuali motivazioni, non sono minimamente preoccupate né interessate a ciò che il loro agire può causare.


La nostra richiesta, tuttora negata, è quella di veder adeguata, come per tutte le altre categorie di lavoratori, la retribuzione salariale ferma da oltre 20 anni con un contratto ancora in lire. Il giorno 19 luglio sarà quindi indetto il primo sciopero nazionale virtuale, dove la categoria dei piloti di elicottero, assicurando come sempre i delicati servizi per gli utenti, con l’adesione allo stesso, devolveranno il 50% della loro retribuzione lavorativa ad organizzazioni con scopo benefico, dimostrando anche in questo caso, coerenza nei fatti con quanto dichiarato. Il ricavato di questo primo sciopero nazionale virtuale, sarà devoluto all’ospedale "Bambino Gesù", per chi comunque merita più attenzione e miglior futuro.

red - 1252549
Roma, Italia, 14/07/2023 14:50
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
 
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view post Posted on 19/7/2023, 13:46

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semplicemente assurdo che una categoria lavorativa ad altissima specializzazione sia trattata così
 
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view post Posted on 19/7/2023, 15:14
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Categoria? quale categoria?

Se fossero una categoria, i piloti avrebbero rinnovato il contratto almeno già tre volte da quando, il 31 dicembre 2004, è scaduto l'ultimo.
 
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view post Posted on 20/7/2023, 12:43
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view post Posted on 21/7/2023, 09:21

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CITAZIONE (Grasso_Malghese @ 19/7/2023, 16:14) 
Categoria? quale categoria?

Se fossero una categoria, i piloti avrebbero rinnovato il contratto almeno già tre volte da quando, il 31 dicembre 2004, è scaduto l'ultimo.

cosa manca perché lo diventino ? chiedo da persona completamente estranea al settore
 
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view post Posted on 21/7/2023, 09:34
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deontologia professionale e autodisciplina, tanto per cominciare.
Senza non esiste gioco di squadra, perchè non si sente di appartenere a una squadra e, conseguentemente, non si può parlare di categoria.
 
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view post Posted on 24/7/2023, 08:01

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grazie GM per il chiarimento
 
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view post Posted on 24/7/2023, 09:06
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Giusto per chiarire, il possesso di una licenza uguale per tutti, che vi sia un contesto di norme comuni che regola l'esercizio della professione, che ci si ispiri, o meglio, si dica di ispirarsi a una comune matrice culturale aeronautica, di per sè non garantisce che esista una categoria.
Non lo può garantire, come nel caso dei piloti, ma anche di altre figure professionali, perchè l'individualismo che caratterizza l'agire di troppi di loro, è antitetico a qualsiasi idea di autodisciplina e, quindi, di deontologia profesionale.
L'individualismo è la forza disgregatrice che distrugge sul nascere qualsiasi tentativo di coesione ed è il difetto che le parti datoriali stimolano e premiano, concedendo le caramelle a chi si presta, per ottenere il vantaggio di dividere e imperare.
Già questo può far intuire come qualsiasi azione di sciopero sia destinata a fallire nei distinguo che, nella "categoria", storicamente hanno accompagnato questo tipo di iniziative.
A maggior ragione se l'unica forma consentita e praticabile di questa estrema forma di autotutela sindacale, a dispetto delle garanzie costituzionali, è di tipo virtuale, ovvero un nonsciopero.
Ma, ripeto, se i piloti fossero davvero capaci di riconoscersi in una categoria, di ricorrere allo sciopero non ci sarebbe nemmeno bisogno.
Basterebbe applicare pedissequamente le regole, allineati e coperti, segnando il passo.
 
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7 replies since 18/7/2023, 18:00   343 views
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